Recensione Ifi Go Pod Air |  La rivoluzione wireless degli IEM, ora in formato compatto

Tempo addietro ci trovavamo a recensire un prodotto davvero sorprendente, un paio di piccoli (o grandi se intesi nel loro contesto di utilizzo) adattatori in grado di fare l’impossibile; trasformare le vostre IEMs in degli auricolari bluetooth con una perdita davvero minima di qualità.

Se l’ifi Go Pod è riuscito a stupirvi ma il prezzo vi ha allontanato dall’acquisto, il Go Pod Air potrebbe essere l’occasione che stavate aspettando.
Più leggero del 40% e più piccolo del 20% rispetto all’originale, non solo lo abbiamo trovato di gran lunga più comodo da indossare, ma ha anche ben poco da invidiargli in termini prestazionali.

Senza perdere altro tempo in introduzioni, ecco la nostra recensione dell’ifi Go Pod Air!


Packaging

Il packaging dei Go Pod Air si distingue per la sua essenzialità e la forte attenzione alla portabilità. All’interno della scatola iFi troviamo:

  • I due pod wireless
  • La custodia di ricarica compatta con chiusura zip
  • Ear-hook MMCX e 2-pin 0.78mm (adattatori per Pentaconn, T2 e A2DC disponibili separatamente)
  • Manualistica essenziale e garanzia

La custodia risulta decisamente meno ingombrante e più trasportabile del modello originale, per quanto decisamente meno appriscente, mentre la chiusura a zip offre protezione aggiuntiva contro urti e cadute.
Niente di particolarmente eclatante, ma esattamente ciò che ci aspettavamo da un rifacimento economico di un prodotto che punta a ridurre al minimo i compromessi in termini prestazionali.


Design e comfort

Per quanto concerne l’aspetto estetico, la versione Air mantiene più o meno la stessa linea geometrica spigolosa e ben definita del suo modello originale. I pod sono realizzati in policarbonato testurizzato, con una superficie touch opaca anziché glossy che rimane comunque piuttosto sensibile sensibile al tocco ma molto meno alle impronte digitali
Nella parte superiore la struttura si curva per permettere il posizionamento dell’adattatore attorno all’orecchio ed il collegamento alla IEM attraverso il connettore intercambiabile (2-pin o MMCX). Nel caso servissero, ulteriori opzioni per il collegamento sono acquistabili separatamente.

La custodia di ricarica è un altro elemento distintivo: si tratta di un guscio morbido con chiusura a zip, realizzato in materiale EVA molto leggero ma resistente.
La loro accoppiata si sintetizza in un’esperienza d’acquisto piacevolmente premium nonostante il prezzo risulti sicuramente più accessibile del modello precedente.

Pur considerando l’ingombro richiesto dalle connessioni agli IEM, i GO Pod Air si rivelano sorprendentemente comodi. Ogni pod pesa appena 10g, ed una volta inseriti potrete utilizzarli per diverse ore senza avvertire alcun fastidio.


Specifiche tecniche e prezzo

Di seguito le specifiche tecniche dell’iFi Go Pod Air:

CaratteristicaSpecifiche
Rilevamento automatico dell’impedenza16Ω / 32Ω / 64Ω
Distorsione armonica totale + Rumore≤0.005% (1KHz/32Ω)
Potenza di uscita (RMS)16Ω: ≥57mW / 32Ω: ≥30mW / 64Ω: ≥30mW
Rapporto segnale/rumore (SNR)≥120dB (A)
Versione BluetoothBluetooth 5.2
Codec BluetoothLDAC, LHDC/HWA, aptX Adaptive, aptX, AAC, SBC
Chipset BluetoothQualcomm QCC514x
Risposta in frequenza20Hz-20kHz
Dimensioni (GO Pod Air)Più piccolo del 20% rispetto all’originale
Peso nettoGO Pod Air: 10g per pod / Custodia: peso ridotto
Sistema di alimentazione5V/1A USB-C (no ricarica wireless)
BatteriaGO Pod Air: autonomia 7 ore / Custodia: ~8 ore aggiuntive
CertificazioneIPX5

Il Go Pod Air si posiziona come alternativa più accessibile al modello originale con un prezzo che si aggira intorno ai 249$ (circa 230 euro), rappresentando un investimento significativamente più abbordabile rispetto ai 450 euro del predecessore. Si tratta comunque di un prodotto destinato a un pubblico enthusiast, ma ora decisamente più alla portata di chi desidera la qualità offerta dai prodotti iFi senza l’impegno economico del modello di punta.

Prima di addentrarci nell’esperienza d’uso, è importante comprendere i fondamentali dietro l’architettura che rende possibili le prestazioni del modello Air.
Il cuore del sistema rimane un chipset Qualcomm QCC514x ottimizzato per il consumo energetico, abbinato a un DAC Cirrus Logic MasterHIFI dedicato esclusivamente alla conversione digitale-analogica. La sezione di amplificazione utilizza un design bilanciato con clock indipendente per garantire sincronizzazione perfetta e riduzione del jitter.
Il sistema di impedance matching automatico riconosce l’impedenza degli IEM collegati (16Ω, 32Ω, 64Ω) e ottimizza di conseguenza l’erogazione di potenza sui vari livelli.
In pratica, basta collegare i propri auricolari e riporre momentaneamente i pod nella custodia per completare la calibrazione.



Per le chiamate, il sistema dual-microphone con tecnologia Qualcomm cVc garantisce soppressione del rumore ambientale e chiarezza vocale anche in contesti rumorosi. La certificazione IPX5, invece, assicura resistenza a sudore e alla pioggia.
Infine, la compatibilità è davvero universale: nella confezione troviamo ear-hook MMCX e 2-pin 0.78mm, mentre connettori per Pentaconn, T2 e A2DC sono disponibili come accessori opzionali.

Connessione e app

L’esperienza di connettività dei Go Pod Air si rivela solida e affidabile, a scanso di problematiche legate alla stabilità dei codec.
Il Bluetooth 5.2 con chipset Qualcomm garantisce pairing rapido e tenuta del collegamento stabile anche in ambienti congestionati, e ad una distanza che considereremmo adeguata ad ogni scenario di utilizzo quotidiano.

Il supporto codec è ovviamente completo: oltre agli standard SBC e AAC, troviamo l’intera gamma aptX (Classic, HD, Adaptive), LDAC fino a 32-bit/96kHz e LHDC/HWA.
Se accoppiato con dispositivi Android dotati di chipset Qualcomm e supporto a Snapdragon Sound, LDAC raggiunge il bitrate massimo di 990kbps, mentre sarà necessario selezionare una opzione più limitata se non si vuole incappare in instabilità su sistemi meno moderni.

Infatti, mentre non abbiamo avuto alcun problema ad utilizzare il dispositivo sul nostro Oppo FindX6, su altri smartphone si verificano occasionali interruzioni e stuttering in modalità alta qualità. Un aggiornamento del firmware dovrebbe aver ha migliorato la situazione, ma il problema persiste in alcuni casi.

Parlando degli aspetti software, l’app iFi Gaia offre controlli essenziali: selezione priorità codec, aggiornamenti firmware e alcuni toggle tecnici. L’interfaccia risulta davvero minimalista e funzionale, priva di fronzoli ma anche di funzioni avanzate come equalizzazione personalizzabile o modalità ambient che troviamo spesso nella concorrenza.
Da segnalare anche l’esistenza di un’altra app chiamata Nexis, che sembra riconoscere senza problemi il dispositivo, a patto di registrarsi ai servizi dell’azienda. Attraverso questa applicazione, tutto sommato ben realizzata, abbiamo aggiornato il dispositivo e avuto accesso a varie impostazioni. Pur essendo una delle opzioni disponibili cercando il nome dell’azienda sul Play Store, ifi consiglia di scaricare Gaia per un’esperienza aggiornata e priva di eventuali problematiche.


Utilizzo e qualità sonora

Arrivando finalmente al cuore della recensione, l’esperienza d’ascolto dei Go Pod Air conferma la filosofia iFi di preservare il carattere sonoro degli IEM collegati senza introdurre colorazioni evidenti. Durante i nostri test con diversi modelli, dalle Kiwi Ears Etude alle Letshouer S12, i pod hanno dimostrato una trasparenza eccezionale su tutta la linea.

La risposta in frequenza si presenta neutra con un tocco di calore tipicamente iFi.
I bassi risultano serrati e musicali, mai gonfi o invasivi, mentre i medi godono di chiarezza cristallina che valorizza i toni vocali e gli strumenti acustici.
Non di meno, gli alti mantengono dettaglio e articolazione senza mai risultare taglienti, anche durante sessioni prolungate di utilizzo. Da segnalare anche il mantenimento (ed in certi casi anche un miglioramento) della separazione stereo e l’ampiezza del soundstage durante l’ascolto.

La potenza erogata, pur inferiore al modello originale, si dimostra più che adeguata per la maggior parte degli IEMs ampiamente diffusi sul mercato. Con auricolari a bassa/media impedenza raggiungiamo dinamiche complete già al 50% del volume massimo, lasciando uno spazio abbondante anche a soluzioni ben più esose.
Per quanto riguarda l’autonomia, le 7 ore per carica si dimostrano consistenti anche con codec ad alto bitrate come LDAC, mentre la custodia offre circa 8 ore aggiuntive per un totale di 15 ore.
Non dei dati particolarmente sorprendenti, ma va anche considerato che la ricarica USB-C è piuttosto rapida: meno di 1.5 ore per i pod e meno di 2 ore per la custodia.

Proprio a dimostrazione della trasparenza che tanto stiamo vantando, l’esperienza sonora è destinata a variare completamente a seconda dell’IEM che decideremo di affiancare al Pod, ma le nostre impressioni nel complesso sono state estremamente positive, e ci è parso chiaro che il dispositivo soddisfi pienamente le aspettative che ci eravamo prefissati.


Ringraziamo iFi per averci fornito una review sample del prodotto per realizzare questa recensione.
Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Ifi Go Pod Air
In conclusione...
L’iFi Go Pod Air si conferma un prodotto pensato e realizzato su misura per chi desidera la libertà del wireless senza compromettere in maniera evidente la resa dei propri IEM. Il nuovo design compatto e leggero, abbinato a un’architettura audio di livello e alla piena compatibilità con codec hi-res, porta l’esperienza del Go Pod originale ad un pubblico più vasto. Se l’autonomia ed il software restano limitati rispetto a soluzioni più costose, la priorità assoluta rimane la trasparenza sonora e la praticità d’uso con la quasi totalità degli auricolari in commercio.
Pregi
Design compatto, leggero e comodo anche per utilizzi prolungati
Ampio supporto ai principali codec hi-res
Il taglio di prezzo non ha intaccato significativamente le prestazioni
Qualità audio molto elevata e trasparente per un sistema wireless
Difetti
App essenziale, con poche opzioni di personalizzazione
Prezzo comunque “enthusiast”
9.3
Voto