Nel mercato Indie, spesso diversi titoli finiscono per passare in sordina a causa della scarsa pubblicità, all’uscita nello stesso periodo di altri titoli più famosi, ed altro. Tuttavia, scoprire un titolo per caso può risultare anche più appagante che seguire il flusso dell’ultimo fenomeno sulla bocca di tutti, permettendoci di provare e condividere l’esperienza di giochi completamente nuovi.

Momodora è uno di questi casi, un Metroidvania in 2D che fa forza del suo stile ma anche della sua semplicità. Vestiremo i panni di Momo Reinol, una ragazza che verrà alla prese con un grande male che si aggira per le sue terre natie…

Sarà riuscito Momodora: Moonlit Farewell a convincerci?
Scopriamolo insieme!


Trama

Bisogna innanzitutto precisare che Momodora: Moonlit Farewell è l’ultimo capitolo della saga di Momodora, composta da altri 5 titoli. Pertanto, è consigliabile giocare le iterazioni precedenti per avere un’esperienza completa del titolo in questione, anche se ciò non sarà indispensabile per comprenderne la trama.

Impersoneremo Momo Reinol, una sacerdotessa incaricata di contrastare l’invasione dei demoni nella nostra regione. La trama è molto semplice, ma grazie alle sue evoluzioni e ai personaggi interessanti risulterà essere molto piacevole da seguire.

Molto apprezzabile è anche la possibilità di creare un legame svolgendo varie attività con Cereza, uno dei personaggi introdotti nelle prime fasi di gioco. Inoltre, la possibilità di parlare con gli abitanti dei villaggi che visiteremo per ottenere missioni e ricompense aumenterà il nostro desiderio di esplorazione degli ambienti.


Gameplay

Momodora è un semplice metroidvania che prende tutte le caratteristiche del genere senza azzardare sperimentazioni.

Per muoverci attraverso la mappa, potremo utilizzare solamente le nostre gambe, sbloccando gradualmente sempre più abilità di movimento che renderanno il viaggio più veloce e permetteranno di raggiungere luoghi precedentemente inaccessibili. Sfortunatamente, i movimenti saranno molto lenti per tutta la durata del titolo, rendendo il backtracking e in generale il muoversi attraverso la mappa alquanto poco divertente.

La mappa è divisa in zone, ciascuna con i propri nemici unici e progressivamente più forti man a mano che proseguiremo nell’avventura. Tuttavia, non sarà immediatamente possibile visitare ogni parte della mappa, essendo che per proseguire avremo bisogno di determinate abilità che ci permetteranno di eseguire nuove azioni, ognuna di queste ottenibile dopo aver ucciso il boss dell’area.
inoltre, ogni zona sarà piena di luoghi segreti in cui poter trovare sigilli ed oggetti utili a migliorare le nostre stats.

Come precedentemente accennato, ogni zona avrà un proprio boss che ci sbarrerà l’accesso al proseguimento della trama.
I Boss saranno molto diversificati tra loro, ed ognuno di questi avrà un proprio pattern di attacchi sempre diverso da quelli precedenti, tuttavia, è necessario dire che la maggior parte di essi non offrirà mai una vera e propria sfida al giocatore, risultando particolarmente semplici da battere.

Il Combat System è reattivo e facile da apprendere, essendo molto semplice nella sue componenti ma riuscendo comunque a donarci delle battaglia decisamente interessanti dal punto di vista coreografico. Per battere il gioco, non avremo mai modo di eseguire attacchi diversi da quello base, potendo invece migliorare la forza e la destrezza di quest’ultimo tramite l’uso dei sigilli.

I Sigilli sono oggetti che avremo modo di trovare nel corso della nostra avventura e che ci aiuteranno nel proseguimento della trama. Questi ci permetteranno inoltre di ottenere bonus che torneranno decisamente utili durante le battaglie e le fasi di esplorazione. Oltre ai sigilli, vi saranno anche diversi companion che ci forniranno ulteriore supporto attaccando o fornendoci vari bonus, eccetto durante le Boss Fights.


Comparto artistico e tecnico


Momodora può vantare un delizioso stile in pixel art caratterizzato da colori tenui che risaltano la bellezza delle ambientazioni e dei personaggi, semplici quanto piacevoli da ammirare, rendendo lo stile molto caratteristico e distintivo. Un altro grande punto a favore del titolo è la soundtrack, sempre incalzante ma allo stesso tempo delicata, risultando in un costante piacere per le orecchie del giocatore.

Grazie alla semplicità dello stile grafico, Momodora: Moonlit Farewell riesce a girare in modo fluido su qualsiasi tipo di configurazione.
Inoltre, il gioco non ha presentato crash o errori di sorta durante la nostra prova.


Ringraziamo Gamesbranding per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.

Seguiteci sul nostro curatore e sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Momodora: Moonlit Farewell (PC)
In conclusione...
Pur nella sua semplicità, Momodora riesce a colpire il cuore del giocatore, trasportandolo in un mondo delizioso caratterizzato da una storia interessante. Nonostante il titolo possa vantare di un buon sistema di combattimento, le Boss Fights non saranno delle più ispirate, risultando spesso troppo semplici rispetto al resto del gioco. Inoltre, la lentezza iniziale dei movimenti può scoraggiare il giocatore dal fare backtracking ed esplorare ulteriormente la mappa alla ricerca di segreti.
Pregi
Trama interessante e ben sviluppata.
Comparto estetico e tecnico ottimi.
Combat system ottimo.
Difetti
Boss fights non soddisfacenti.
Lentezza nei movimenti può risultare fastidiosa.
8.5
voto

Di MariaRosaria Cozzolino

Grande appassionata di videogiochi, specialmente retro, e cinema. Moglie amorevole e mamma di molti peluche che la accompagnano nella scrittura degli articoli per questo piccolo e caldo spazio nel grande oceano di internet.