Recensione SSD NVMe PNY CS2150 | Un PCIe Gen5 accessibile a tutti!

L’SSD NVMe PNY CS2150 rappresenta il tentativo più convincente della casa americana di aprire le porte della tecnologia PCIe Gen5 anche agli utenti che preferiscono investire con cautela, piuttosto che inseguire il modello top di gamma. Nella selva degli SSD prosumer, il CS2150 si colloca sul gradino più accessibile della nuova generazione: promette prestazioni solide, alcune finezze tecniche interessanti e un prezzo che si fa apprezzare, pur chiedendo qualche compromesso evidente rispetto ai campioni della sua categoria.

Sarà questo il vostro prossimo acquisto? Scopritelo in questa recensione!


Caratteristiche tecniche e prezzo

Per avvicinarsi il più possibile alle necessità degli utenti, il formato single-side garantisce massima compatibilità anche con sistemi compatti o laptop da gaming, ed è studiato per affidarsi al dissipatore generale previsto dalle moderne motherboard.
Il cuore pulsante è il controller Phison E31, una soluzione economica priva di DRAM dedicata ma in grado di gestire fino a 10.300 MB/s in lettura sequenziale e 8.600 MB/s in scrittura, valori subito più contenuti rispetto alle vette raggiungibili dalle soluzioni Gen5 dotate di controller più costosi e DRAM integrata. È disponibile in tagli da 1TB e 2TB, tutti dotati di supporto a Microsoft DirectStorage e crittografia TCG Opal 2.0 per una protezione dei dati tecnicamente superiore alla media del segmento entry-level.

La scelta di integrare la memoria NAND 3D flash garantisce un buon equilibrio tra prestazioni, durabilità e consumi, con un MTBF di 1,5 milioni di ore che testimonia la vocazione ad accompagnare lunghe sessioni di utilizzo senza brutte sorprese.
Dal punto di vista termico ed energetico, questo SSD riesce a sorprendere positivamente; anche sotto stress, il CS2150 non supera i 58°C grazie a consumi molto contenuti (in media 3,5W durante workload pesanti), permettendo una perfetta integrazione anche in build più compatte.

Ad oggi, il PNY CS2150 viene proposto su store italiani a circa 120-150 euro per 1TB e 180 euro circa per la versione 2TB, rendendolo l’SSD Gen5 più economico a listino.


Prestazioni… fra dichiarazioni e dati reali

Passando ai test sul campo effettuati con CrystalDisk ed altri software, emergono sia le virtù che i limiti del CS2150. Nei benchmark sintetici, questo SSD offre risultati che si posizionano a metà strada tra gli SSD Gen5 più costosi e gli ultimi esempi di Gen4 di fascia alta. Nei test di scrittura sostenuta, il burst SLC tiene per circa 50 secondi a quasi 8,9 GB/s (con una cache SLC di circa 435GB), ma una volta esaurita la cache il drive ricade in scrittura TLC intorno ai 2,15 GB/s, con un’ulteriore caduta fino a 708 MB/s quando tutte le cache disponibili vengono saturate.
Sono valori che, sebbene più che adeguati per la maggior parte dei flussi quotidiani di giocatori e non, dovrebbero spingere gli utenti prosumer di valutare opzioni più spinte se gestiscono workflow pesanti o editing video ad altissima risoluzione. Le performance random in 4K rivelano un’unità pronta a gestire il multitasking d’ufficio, installazioni di giochi e caricamenti complessi senza incertezze di sorta, ma il distacco rispetto alle alternative munite di DRAM rimane visibile nei carichi estremi. In linea di massima, le prestazioni sono più che adeguate per la fascia, ottime in scrittura, medie in lettura.

Nel segmento gaming, la presenza di DirectStorage si traduce in assets streaming più fluido nei titoli compatibili (poco più di 65 al momento della scrittura di questo articolo), con tempi di caricamento inferiori rispetto alle soluzioni Gen4 tradizionali.
Nei benchmark dedicati al gaming come il 3DMark Storage Benchmark e PCMark 10, il CS2150 tiene testa alla concorrenza Gen4 di alto livello, infrangendo molto raramente il soffitto prestazionale delle migliori unità Gen5 ma offrendo solidità e un’esperienza priva di colli di bottiglia.

Confronto con i competitor

Il confronto diretto con le soluzioni più potenti, come Crucial T705, SanDisk SN8100 o SK hynix Platinum P51, evidenzia i limiti della piattaforma Phison E31, specialmente nel trasferimento di grandi moli di dati e nella gestione di carichi AI o rendering particolarmente gravosi.
Tuttavia, la differenza di prezzo gioca a netto favore del PNY CS2150, segnando in modo chiaro la sua vocazione: è un SSD rivolto a chi aggiorna il proprio sistema Gen5 senza voler investire cifre esorbitanti e a chi predilige la durata e l’efficienza alle massime prestazioni disponibili.


Ringraziamo PNY per averci fornito un sample di questo SSD per la recensione!
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SSD NVMe PNY CS2150
In conclusione...
In definitiva, PNY CS2150 è la porta d’accesso Gen5 pensata per aggiornare una postazione gaming, workstation leggera o PC da editing senza sforare il budget. Non ambisce a rubare la scena a soluzioni iper-prestazionali, ma si conferma come scelta tattica e intelligente per chi cerca qualcosa in più rispetto al Gen4, senza voler accettare compromessi drastici sulla longevità o l’efficienza complessiva.
Pregi
Prestazioni ottime in lettura e scrittura...
Prezzo d’ingresso competitivo
Consumi e temperature eccellenti
Garanzia 5 anni e supporto PNY
Supporto DirectStorage e crittografia
Difetti
... ma non particolarmente eccitanti per un dispositivo Gen5
Cache SLC limitata
8.5
Voto