Negli ultimi anni il mercato delle cuffie in-ear è cresciuto in maniera esponenziale.
Al giorno d’oggi i brand più blasonati propongono tantissimi modelli che cercano di dimostrarsi all’altezza delle aspettative degli audiofili più esigenti ed allo stesso tempo di rispettare degli standard di comfort, indossabilità e durata della batteria efficienti.
In mezzo a marchi noti a qualunque persona che si sia almeno una volta interessata di audio nella sua vita (Sennheiser, Sony, Bose, e ovviamente Apple con le sue Airpods), troviamo i cataloghi di dozzine di competitor meno conosciuti, che provano a farsi strada a spallate in questo inflazionato segmento di un più ampio settore audio, con delle offerte vantaggiosissime per l’utente medio.
E’ con questa mentalità che ci siamo approcciati al brand SoundPEATS, attratti dai tanti pareri positivi, ma in un certo qual modo increduli di fronte al rapporto qualità/prezzo dichiarato tanto dall’azienda quanto dai suoi utenti, dubbi che si sono dissipati già dal primo approccio a queste cuffie in-ear.
Ed è così che ormai da un anno e mezzo siamo diventati fedeli clienti della SoundPEATS, che con uno dei suoi prodotti di punta, le Capsule3 Pro, che è diventata praticamente parte integrante del nostro tempo libero e lavorativo.
D’altronde come si può rimanere indifferenti a degli auricolari che per un modestissimo costo di 50 euro circa ( il prezzo di listino sarebbe sui settanta euro, ma di solito è possibile acquistarle con un buono sconto di almeno il 20% sul totale) offrono driver da 12 mm, modalità di gioco a bassa latenza e cancellazione attiva del rumore?
PACKAGING, DESIGN E RESISTENZA.
Le SoundPEATS Capsule3 Pro vengono consegnate in una confezione davvero curata, con una dotazione abbastanza scarna (ma d’altronde, visto il prezzo non si può davvero pretendere di più) comprendente: case di ricarica, cavetto usb-c (cortissimo, ne farete subito a meno), manuale d’uso e tre paia di cuscinetti di ricambio di diversa misura (in base alle vostre esigenze).
HARDWARE E BATTERIA
Al contrario di molti brand estremamente economici che dichiarano specifiche fasulle, la SoundPEATS mantiene le roboanti feature dichiarate per queste cuffie.
Il driver da 12 mm è davvero ottimo, sopratutto per questo segmento di prezzo a metà strada tra l’entry level e la fascia media, e permette di riprodurre una gamma di frequenze davvero ampia e in maniera fedele.
Le cuffie hanno un grado di resistenza IPX5, il che vuol dire che potrete utilizzarle in bagno senza troppe preoccupazioni, occhio però, qualche schizzo di acqua di rubinetto non significa che potrete utilizzarle in mare o in piscina.
Gli auricolari sfruttano la connettività Bluetooth 5.3, sono dunque ottimizzati dal punto di vista del risparmio energetico e consentono di operare tranquillamente a una buona distanza dal dispositivo di trasmissione, circa nove/dieci metri con qualche ostacolo e dodici/tredici metri in linea d’aria (completamente liberi).
Inoltre, a differenza di altre cuffie, non danno nessun problema con dispositivi che supportano solamente standard più obsoleti.
Le Capsule3 Pro sono certificate Hi-Res Audio, sono quindi in grado di riprodurre un suono con una risoluzione superiore a quella CD audio standard.
Supportano anche il codec LDAC, una tecnologia Sony che consente la riproduzione a 990 kbps, permettendo quindi l’ascolto in High Fidelity in una qualità quasi pari a quella di file audio non compresso, anche in streaming, a patto di essere abbonati a servizi come Tidal.
Attivando il LDAC (sulla versione 2024 bianca, ma attenzione, non sulle 2023 nere) abbiamo riscontrato qualche problemino di connettività con lo Xiaomi 11T Pro con cui abbiamo eseguito i test.
Attivando il succitato codec da smartphone infatti può capitare che a volte l’audio non viene riprodotto finché non si disattiva e riattiva il Bluetooth nel telefono. Abbiamo deciso comunque di non considerarlo un difetto delle Capsule3 Pro ma un bug dell’OS marchiato Xiaomi, dato che con gli altri dispositivi in prova non ha dato nessun problema di questo tipo.
Come durata dichiarata la batteria della singola cuffia è garantita per circa otto ore senza ANC o Game Mode, un ottimo risultato, e in teoria secondo i nostri test questo dovrebbe corrispondere alla realtà.
Purtroppo però non siamo mai riusciti a farle durare entrambe per questo quantitativo di tempo, abbiamo sempre notato che una delle due cuffie tende a spegnersi (dopo tre avvisi) almeno mezz’ora prima.
Anche in modalità cancellazione del rumore o in bassa latenza comunque la durata della batteria delle singole cuffie si attesta su un’ottima media di circa cinque ore e mezzo/sei.
Questo non è un grosso problema dato che, a patto di ricordarsi di inserire le cuffie nella custodia di caricamento, sarà davvero difficile esaurire le 52 ore di ricarica effettivamente misurate di quest’ultima, quindi fino a cinque ricariche e mezzo prima di dover collegare auricolari e case alla corrente tramite cavetto usb-c (un paio d’ore per una ricarica da zero a 100% per la base e un’oretta per le cuffie).
Per aiutarci a capire quando è il momento di ricaricare sia la custodia che le cuffie c’è un piccolo ma visibilissimo led centrale che si illuminerà ogni volta che apriremo la custodia.
I classici colori verde, giallo e rosso indicano rispettivamente il 100-80% di ricarica, il 75-50% e quando scenderete sotto il 50% .
La piccola luce vi darà un’idea fedele sia della batteria residua del case (senza cuffie al suo interno o collegandolo a un caricabatterie) e delle cuffie (se inserite all’interno della custodia e con quest’ultima scollegata da un caricatore) .
L’ANC E IL GAME MODE
Vero punto di forza delle SoundPeats Capsule3 Pro, insieme alla qualità audio e alla durata della batteria, è senza dubbio l’ANC, cioè la tecnologia di cancellazione del rumore ibrida che consente in maniera non perfetta di cancellare i rumori di fondo.
Il sistema è basato su microfoni, che nelle SoundPEATS Capsule3 Pro vengono utilizzati sia durante la riproduzione di contenuti audio sia durante le chiamate (sia per l’ANC che come microfoni da chiamata).
Questi microfoni rilevano i suoni sia all’esterno che all’interno dell’auricolare. Utilizzando un circuito di cancellazione del rumore ANC e un altoparlante dedicato che emette un’onda sonora opposta direttamente nell’orecchio dell’utente, riescono a coprire i rumori di fondo e isolare l’ascoltatore, mantenendo al massimo la qualità dell’ascolto.
Per quanto tantissimi modelli (anche economici) dichiarino l’utilizzo di questa tecnologia, pochi riescono davvero a mantenere la promessa di ridurre i rumori di fondo efficacemente, e le Capsule3 Pro rientrano senza dubbio nella lista delle cuffie consigliate sotto questo punto di vista.
Nella nostra prova, questi auricolari sono riusciti a eliminare completamente un range di frequenze abbastanza ampio, principalmente le voci di altre persone, il russare di un vicino di asciugamano al mare, i rumori del traffico o versi di animali e mitigando più che discretamente rumori molto forti, come quello prodotto dal motore del bidone aspiratutto che usiamo quotidianamente per pulire casa.
Piccola particolarità, se ascoltate musica con l’ANC attivato noterete che queste cuffie hanno la tendenza di modificare leggermente l’equalizzazione sugli alti, andando a ”ovattare” lievemente il sound, ma non si tratta per forza di un difetto, con buona pace degli audiofili.
Oltre all’ANC, la Capsule3 Pro è dotata di altre due modalità switchabili: quella Normale (sulla quale non siamo riusciti a trovare informazioni più dettagliate, ma che probabilmente si limita ad ”attenuare l’effetto dell’ANC) e la modalità Trasparente, che spegne l’intero sistema di microfoni interrompendo l’isolamento dell’utente e permettendogli di ascoltare chiaramente i suoni esterni anche con riproduzioni ad alto volume in corso.
Funzione utilissima se come chi scrive usate le Capsule3 Pro per ascoltare podcast durante lavori tediosi ma dove dovete badare all’ambiente che vi circonda, o se, sempre come me, correte in strade dove potrebbero passare delle auto e dunque avete bisogno di riferimenti sonori.
Scollegata dalle cancellazione attiva del rumore (e quindi attivabile e disattivabile a piacimento a prescindere dalle altre tre) è la già nominata Game Mode, che abbassa la latenza tra cuffie e dispositivo collegato a soli 70 ms, a patto di sacrificare la carica della batteria.
Abbiamo provato questa feature con due diversi device, un pc da gioco ed una Steam Deck, senza riscontrare differenze percepibili. Sono presenti comunque differenti pareri sui vari subreddit e forum internet, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di queste cuffie con Nintendo Switch.
L’APP SOUNDPEATS E I CONTROLLI TATTILI
Per gestire tutte le modalità e le altre caratteristiche delle cuffie, la SoundPEATS ha messo a disposizione un’omonima app, disponibile gratuitamente sugli store Apple e Google
Oltre al controllo di tutte le funzioni descritte sinora, questo software vi consentirà di controllare la carica della singola cuffia, modificare i controlli touch (di cui parleremo a breve) e addirittura disattivarli e di modificare l’equalizzazione.
Esiste anche la possibilità di impostare un equalizzatore adattivo customizzato in base alle vostre capacità uditive, dopo aver superato un breve test acustico che mapperà la vostra abilità di ascolto sulle singole frequenze.
Inutile dire che questo EQ è diventato immediatamente la nostra scelta con le Capsule3 Pro, data la sua efficacia rispetto ai classici equalizzatori preimpostati.
Come anticipato in precedenza, tutte le modalità possono essere attivate e modificate tramite i controlli touch presenti su entrambe le cuffie (sinistra e destra), che sono indipendenti e personalizzabili.
Le cuffie sono dotate di sequenze di tocchi (customizzabili tramite l’app) che, dopo un breve periodo di adattamento, offrono una gamma di funzioni molto comode. Queste includono: saltare, mettere in pausa, riavviare e riavvolgere le tracce audio (o video, funziona anche con app come Netflix, Prime Video, YouTube, ecc.), accendere e spegnere le singole cuffie e regolare il volume.
Le zone del touch risultano decisamente troppo sensibili e non sono regolabili; se ad esempio avete in programma di muovervi con un cappuccio vi consigliamo fortemente di disattivare almeno momentaneamente quest’opzione.
Altro problema non da poco, le cuffie sembrano ”confondere” i comandi e dovrete essere molto precisi per evitare du attivare una funzione piuttosto che un’altra.
INDOSSABILITÀ, QUALITÀ SONORA E CHIAMATE.
Avendo provato le SoundPEATS Capsule3 Pro per centinaia di ore in tantissime tipologie di contesti, non possiamo che lodarle sotto il punto di vista dei tre aspetti di cui parleremo ora.
Le cuffie sono comodissime, leggere e con un peso ben distribuito, vi dimenticherete presto di averle alle orecchie e ci passerete tranquillamente ore su ore senza toglierle.
Il design con gli ugelli angolati permette un aggancio perfetto al vostro padiglione auricolare (a patto di scegliere i gommini giusti dalla confezione) e vi consentirà di utilizzarle tranquillamente durante i vostri allenamenti di ogni tipo, eliminando la preoccupazione che cadano; noi le abbiamo usate durante lunghe escursioni, allenamenti in trailrunning, allenamenti in sala pesi, corpo libero e aerobica all’aperto e per tantissimi round di shadowboxing e non ci è mai capitata mezza volta in cui ci siano cadute.
Allo stesso modo, le abbiamo utilizzate in modalità bradipo per gaming, riprodurre l’audio da Smart TV in tarda notte e addirittura per riprodurre del rumore bianco che attutisse il rumore circostante durante una pennichella e l’esperienza è la medesima, le cuffie non hanno lasciato le nostre orecchie e sono sempre state confortevoli.
Il suono è cristallino, con un buon volume privo di distorsioni. Gli alti e i bassi sono ben definiti, presenti e corposi senza essere eccessivi, mentre i medi sono ben bilanciati, sebbene tendano leggermente ad impastarsi, soprattutto quando la carica delle cuffie è bassa.
Difettuccio davvero da poco, se consideriamo che le SoundPEATS Capsule3 Pro dal punto di vista della qualità audio superano ogni competitor da noi provato sulla medesima fascia di prezzo, compresi nomi davvero grossi.
Per trovare degni sfidanti dobbiamo andare a paragonarle direttamente con modelli dal costo superiore o con altre tipologie di auricolari.
Per chiudere la nostra recensione, non possiamo che parlarne bene anche nell’utilizzo in chiamata o con sistemi di messaggistica istantanea.
Il sistema a sei microfoni, tre per cuffia, insieme all’utilizzo onnipresente della cancellazione del rumore attiva (accesa di base in modalità chiamata) consente una registrazione e una riproduzione del parlato del vostro interlocutore davvero cristallina, andando a filtrare nel primo caso tutti i rumori di fondo presenti intorno a voi.
Rumori del traffico circostante o vento di media intensità non saranno più un problema, ci è persino capitato di usarle per una call di lavoro durante una corsa di allenamento senza che il nostro interlocutore risentisse minimamente dello spostamento d’aria da noi prodotto e del rumore dei passi.
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