Nel 2011 SEGA tentò il tutto per tutto per risollevare le sorti dell’IP di Sonic, ormai appesantita da una forte infamia derivante dagli ultimi titoli poco apprezzati del periodo, e lo fece con Sonic Generations, un ambizioso progetto celebrativo pensato per onorare il passato e rilanciare il futuro della saga. Le aspettative erano alte, ma persino SEGA probabilmente non immaginava che il titolo avrebbe riscosso un successo tanto clamoroso, al punto da essere oggi ricordato come uno dei migliori platform 3D della serie e una delle esperienze più amate dai fan.
Al tempo, l’unica grande esclusa da questo successo fu la povera Nintendo: dove infatti le altre piattaforme ricevevano il gioco completo, la casa di Kyoto dovette accontentarsi di una versione per 3DS radicalmente diversa, più limitata e lontana anni luce dalla controparte casalinga.
Dopo ben 13 anni, però, sembrava arrivato finalmente il momento della rivincita con Sonic X Shadow Generations, che approdava su Nintendo Switch così da permettere anche ai fan dell’ecosistema Nintendo di riscoprire quel classico senza tempo e, allo stesso tempo, vivere per la prima volta l’inedita avventura dedicata a Shadow the Hedgehog.
Purtroppo, le cose non andarono come sperato. Certo, in parte avevamo tra le mani il debutto di Generations su una console domestica Nintendo, ma ciò che davvero offriva era una resa visiva sgranata con framerate bloccato a 32 FPS e performance decisamente inferiori rispetto alle altre piattaforme. Ancora peggio andava alla parte dedicata a Shadow, che faticava persino a mantenere i 30 FPS, con cali frequenti e una risoluzione a 720p che non rendeva onore all’esperienza cinematografica proposta.
Ma SEGA non si è arresa, e ancora una volta ci ritroviamo qui per parlare del ritorno di Sonic X Shadow Generations su Nintendo Switch 2. Che siano finalmente riusciti a darci un’esperienza degna dei due ricci più veloci al mondo? Scopriamolo insieme!

Una corsa alla pari

Avendo già offerto un’analisi di Sonic X Shadow Generations nella nostra recensione dedicata alla versione PS5 (che potete trovare al seguente link), in sede odierna non ci soffermeremo nuovamente su trama e gameplay, per i quali non sono presenti importanti modifiche e pertanto vi invitiamo ad approfondire nell’altro articolo.
Al contrario, la nuova versione per Nintendo Switch 2 offre miglioramenti significativi sul piano tecnico, sia in termini di qualità grafica che di prestazioni.
Infatti, Sonic Generations gira finalmente ora a 60 FPS stabili senza alcun calo durante l’intera esperienza, sia nelle sezioni in 3D che in quelle 2D. È la prima volta che su una console Nintendo possiamo godere di una fluidità di questo livello, con una risoluzione che negli schermi supportati può spingersi fino al 4K.
L’impatto visivo è eccellente sia in modalità docked che in portatile, dove ogni dettaglio resta nitido e ben definito senza sgranature né compromessi di alcun tipo.

Anche Shadow Generations beneficia di questo salto qualitativo, seppur con qualche complicazione in più. Infatti, sappiamo già che nelle versioni console l’esperienza con Shadow era più problematica rispetto a quella del suo rivale blu, e la situazione non cambia granché su Switch 2.
Anche qui troviamo infatti due modalità: una incentrata sulle prestazioni, che assicura un gameplay a 60 FPS fissi come su PS5, e una focalizzata invece sulla qualità grafica, bloccata quindi a 30 FPS ma priva di quei cali improvvisi che affliggevano la precedente versione per Switch.
Dopo il nostro provato, non possiamo tuttavia che consigliarvi caldamente quest’ultima selezione. Un platform frenetico e ad alta velocità come quello di Sonic beneficia enormemente di un frame rate elevato, e i 60 FPS offrono un’esperienza sensibilmente più reattiva e godibile che diventa evidente anche per chi è abituato a giocare a 30 FPS.

Certo, la modalità prestazioni comporta una leggera perdita in termini di definizione dell’immagine, con una resa visiva sensibilmente meno nitida rispetto alla modalità grafica. Tuttavia il compromesso è più che accettabile, anche perché la qualità complessiva resta comunque superiore rispetto alla precedente versione e, se giocato in portatile, il calo di risoluzione risulta molto meno evidente.
Sorprendentemente, invece, c’è un ambito in cui la versione per Nintendo Switch 2 riesce addirittura a superare quella per PS5: la resa cromatica. Grazie allo schermo HDR della console, i colori risultano più brillanti e saturi con un effetto particolarmente d’impatto nelle sezioni di Shadow Generations, dove luci al neon e contrasti cromatici creano una resa visiva vibrante e assolutamente imperdibile.
Insomma, questa edizione di Sonic X Shadow Generations si posiziona senza dubbio tra le migliori versioni disponibili su console, e tornare indietro sarà impossibile!

Anche sul fronte dei tempi di caricamento, Switch 2 regge benissimo il confronto: le schermate di loading risultano quasi identiche a quelle dell’ultima console Sony con una differenza di appena un secondo, rendendo l’attesa praticamente inesistente sia per Sonic Generations che per Shadow Generations (dato confermato da prove cronometrate).
Tra i pochi aspetti negativi segnaliamo invece un rumble dei Joy-Con piuttosto aggressivo, che curiosamente sembra manifestarsi solo nei livelli di Sonic. Inoltre, forse complice l’aumento delle prestazioni, abbiamo riscontrato un numero leggermente superiore di bug tra cui rari episodi di compenetrazione o uscita dai confini della mappa.

Il costo di un aggiornamento

E poi? E in realtà, poi nulla. Le novità offerte da questa nuova release di Sonic X Shadow Generations si fermano qui, portandoci a riflettere su quanto sia effettivamente giustificabile un nuovo acquisto.
Questa versione è senza dubbio imperdibile per chi non ha ancora avuto modo di provarla, e anzi rappresenta la scelta ideale per chi è fan della serie e desidera vivere finalmente l’esperienza al massimo delle sue potenzialità tecniche.
In passato abbiamo infatti definito questo titolo come uno dei migliori capitoli della saga, e a distanza di tempo confermiamo la nostra posizione: sono davvero pochi i platform ad alta velocità che riescono a proporre il level design, la varietà e il livello di divertimento che Sonic X Shadow Generations mette in campo.
Tuttavia, per chi ha già giocato alla versione precedente su Nintendo Switch, i motivi per un secondo acquisto scarseggiano, dato che non sono presenti contenuti inediti e mancano all’appello persino i DLC pubblicati dopo il lancio.

Certo, il gioco è estremamente divertente e anche solo poterlo rigiocare nuovamente con prestazioni e qualità grafica migliorate ne varrebbe sicuramente la pena, ma nel complesso l’offerta appare troppo debole per giustificarne il prezzo pieno, soprattutto se non si ha un forte legame col brand. Un aggiornamento distribuito sotto forma di pacchetto upgrade a pagamento, come avvenuto per molti altri titoli first-party, sarebbe stata una scelta più sensata e rispettosa verso i fan che hanno già supportato il gioco.
Ringraziamo Sega e Cosmocover per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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