LEGO Horizon Adventure si è presentata fin dall’annuncio come una collaborazione che non tutti i giocatori sono riusciti a spiegarsi: certo, Horizon è uno dei giochi più famosi della scorsa generazione, ma si tratta di una popolarità ben inferiore se si considera quella dei brand a cui i celebri mattoncini di solito si accostano.
Secondo alcune dichiarazioni di Kate Bryant, uno dei direttori principali di tutti i videogiochi targati LEGO, parrebbe sia stata la stessa compagnia danese a proporre questo bizzarro cross-over mossa da pura e semplice passione verso l’opera di Playstation.
A dimostrare il fatto di quanto le avventure di Aloy fossero importanti per tutti coloro coinvolti in questo progetto, abbiamo notato come affiancata a Studio Gobo ci sia la stessa Guerrilla che, dopo aver approfondito la trama matura del loro mondo, aveva voglia di cimentarsi in qualcosa di diverso e divertente.
Ma saranno davvero riusciti a combinare il fascino del mondo di Horizon e la sua complessità meccanica, con la divertente narrativa che contraddistingue le opere LEGO?
Scopriamolo assieme nella recensione di oggi.
Incipit narrativo
Il gioco si apre con Aloy e Rost che decidono di intraprendere un viaggio a Cuore Della Madre per poter gettare un po’ di luce sul passato nebuloso della ragazza, ma solo una volta arrivati in vista del villaggio si rendono conto che i cultisti guidati da Helis hanno catturato la maggior parte degli abitanti, radendo pressoché al suolo il posto.
Tra i prigionieri vi è anche l’anziana Teersa, colei che potrebbe rispondere a tutti gli interrogativi di Aloy, portando la nostra protagonista in un folle viaggio nelle terre selvagge con una vecchietta da salvare e un villaggio da ricostruire.
Come potete ben vedere la narrativa base del titolo è quasi identica a quella di Horizon, dato che si tratta infatti di un vero e proprio adattamento in chiave comica che ripercorre le tappe principali di una storia già narrata, ma in un contesto del tutto diverso.
Ogni vicenda è presentata con delle cutscene animate in stile LEGO Movie, imitando quindi una finta stop-motion, e da dialoghi statici che fungono principalmente da palcoscenico per le infinite gag dei personaggi.
Ma è qui che incappiamo nel primo vero problema del titolo: nelle ore iniziali di gioco le scenette comiche riescono a sorprendere il giocatore e a strappare qualche risata, andando avanti però dialoghi e battute incominciano a risultare ripetitivi e infantili.
Chiaramente LEGO Horizon Adventure è un titolo pensato in primis per un pubblico molto giovane, e sotto questo punto di vista il gioco è più che discreto visto che l’incessante bombardamento di situazioni divertenti terrà molto probabilmente attaccati allo schermo la maggior parte dei ragazzini.
Tuttavia è inutile negare come la scrittura manchi del mordente caratteristico delle altre avventure videoludiche targate LEGO, e come la trama matura di Horizon Zero Dawn si presti ben poco a questo tipo di parodia.
I punti più evidenti di questa dissonanza sono senza ombra di dubbio le morti dei personaggi dato che, nonostante siano presentate come emotive e ricalchino le dipartite dei protagonisti del titolo di riferimento, vengono usate principalmente come trampolino per ennesime scene esilaranti che minano l’importanza del momento e non lasciano respiro alla narrazione.
In definitiva, la trama è servibile ma di sicuro non è il motivo principale per approcciarsi a questo titolo, che anche se riesce a presentare discretamente l’universo di Horizon, scivola però sulla complessità dell’ambientazione e dei personaggi che lo caratterizzavano in origine.
Gameplay
LEGO Horizon Adventure è un videogioco di avventura dinamica in cui il nostro obbiettivo principale sarà recuperare mattoncini dorati disseminati in svariati livelli, un po’ come un collect a thon vecchio stampo ma con una formula molto semplificata.
Cuore della Madre funge da Hub principale del gioco da dove potremmo scegliere i diversi livelli in cui cimentarci e accettare richieste dagli abitanti con la promessa di succose ricompense, una volta partiti all’avventura ci troveremo in ambientazioni che chi ha giocato già ad Horizon troverà di sicuro familiari.
I livelli comunque si presentano molto lineari con giusto qualche deviazione che porta di solito a qualche segreto secondario, per esempio uno scrigno o un piccolo set di mattoncini da ricostruire, non è davvero richiesta attenzione da parte del giocatore però perché questi percorsi opzionali sono messi in evidenza da scie di mattoncini azzurri impossibili da non notare.
L’esplorazione quindi è ottima per i giocatori più piccoli che si approcciano a questo titolo, grazie alla semplicità con cui si incappa nelle suddette ricompense, ma può risultare insoddisfacente per qualsiasi altro giocatore specialmente per via della totale mancanza di puzzle.
A tenere alta l’attenzione però c’è uno dei punti più forti di LEGO Horizon Adventure, cioè il combat system.
Di base il sistema di combattimento è abbastanza semplice, si salta e si attacca con soli due tasti, tuttavia la pletora di power up presentati e dagli effetti impressionanti che vanno dai classici attacchi elementali ad un paio di stivali razzo, riescono a rendere divertente praticamente ogni incontro del gioco.
Inoltre i cultisti ma soprattutto gli animali meccanici presentati offrono una buona sfida senza mai essere davvero frustranti, complici attacchi ben leggibili grazie a delle animazioni fluide, che mantengono così un’ottima curva della difficoltà per tutta la durata dell’avventura.
A rendere ancora più avvincenti e caotici questi scontri c’è la possibilità di affrontare il titolo in coop locale oppure online, controllando uno degli altri tre protagonisti del gioco ognuno con i propri attacchi unici, meccanica che permette a LEGO Horizon Adventure di dimostrare tutto il suo valore e che consigliamo a tutti i giocatori di sfruttare.
Un mattoncino alla volta
Cuore della Madre è poco più di un rudere quando ci metterete piede la prima volta ma, trovando i mattoncini dorati nei vari livelli, potrete ricostruire l’iconico villaggio nel modo che più preferite, cambiandone completamente lo stile visivo.
L’intero Hub è infatti personalizzabile, dai grossi edifici principali alle semplici strutture secondarie, arrivando persino a poter cambiare il terreno su cui camminate e i vestiti degli abitanti, andando a pescare a piene mani anche da alcuni dei Set LEGO più famosi.
Ogni volta che ricostruiremo parte del villaggio potremo cambiarne i componenti, scegliendo da una vasta selezione di modelli derivati dalla saga di Horizon, ma anche da altre IP come Ninjago e LEGO City.
Ricostruire questi edifici non ha solo una funzione estetica, ma farlo ci darà modo di accedere ad alcune meccaniche secondarie, come ad esempio un semplice albero delle abilità in cui potremo aumentare alcuni dei parametri dei personaggi o il negozio di vestiti dove poter cambiare lo stile dei nostri eroi.
Molte delle strutture secondarie invece offrono un divertente livello di interattività e variano parecchio tra di loro, potendoci sedere ad un tavolo per mangiare con gli amici o tirando le uova del nostro pollaio agli abitanti che incorrono nella nostra ira.
Insomma, sembra davvero di avere a che fare con un set LEGO da costruire e da rendere unico a tutti gli effetti, così da permettere di esprimere la creatività di chi ci gioca con un sistema semplice e non troppo complesso, dove non esistono opzioni sbagliate ma solo divertenti.
Comparto artistico e tecnico
Il comparto artistico di LEGO Horizon Adventure è un vero gioiello, e non esageriamo quando affermiamo che si tratta del miglior gioco LEGO ad oggi (almeno tenendo conto solamente dell’impatto visivo), con una cura dei dettagli data ai personaggi ma soprattutto alle ambientazioni a dir poco impressionante.
Ogni oggetto scenico e pavimentazione sono modellati ad arte, mettendo in mostra mattoncini realistici che si smontano al nostro passaggio o sdrucciolano via quando un nemico ci sbatte contro, il titolo è davvero una caramella per gli occhi e non solo in cutscene ma anche nel gameplay di ogni momento.
La selezione di OST inoltre è davvero valida, scegliendo tra alcune delle canzoni più iconiche della saga di Horizon ma remixandole al punto da dargli una nuova, divertente identità, avvicinandole al cuore di una generazione più giovane di giocatori.
Il livello tecnico invece risulta comunque ottimo, con un frame rate stabile anche quando si dà la precedenza alla qualità grafica, senza però raggiungere il picco dei 60, e dando un bel colpo d’occhio anche quando invece si prediligono le performance.
Ringraziamo Sony per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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