Osservando il mercato videoludico attuale, è innegabile che molti titoli, anche quelli di successo, pecchino di creatività. Mentre aziende più grandi tentano disperatamente di propinarci l’ultimo live service dallo stile e dal gameplay trito e ritrito, anche nel mercato indie la situazione non è delle più rosee. Sempre più sviluppatori cercano di seguire l‘ultima moda del momento, mettendo sul mercato l’ennesimo cozy game fin troppo simile alla diretta competizione.
Tuttavia, vi è sempre chi cerca di portare delle idee fresche tramite titoli all’apparenza semplici ma molto creativi. Questo è il caso della neonata Ritual Studios che con il suo Fretless – The Wrath of Riffson cerca di combinare gli RPG a turni con i Rhythm game mettendoci nei panni di un audace ragazzino intento ad arrivare a suonare in un’importante competizione.
Riusciremo a raggiungere la Battle of the Bands e a sconfiggere il malvagio Rick Riffson? Scopriamolo insieme!

Trama

Nel titolo assisteremo all’epopea di Rob, un giovane ed intraprendente ragazzo che ha avuto l’onore di essere accettato nella Battle of the Bands, un grande concorso in cui si esibiscono solo i migliori artisti. Così, il nostro protagonista comincia il suo viaggio per raggiungere il concerto, ma questo non sarà certo privo di insidie. Infatti, Rick Riffson, proprietario della Super Metal Records nonchè organizzatore dl concorso, si rivelerà intenzionato a portarci sotto la sua ala e, di conseguenza, a costringerci ad un contratto proibitivo e logorante con la sua etichetta. Pieno di speranze e con la chitarra alla mano, ci avventureremo nella terra della musica per raggiungere il concerto e distruggere definitivamente il malvagio produttore.

Fretless non si distingue certamente per la sua trama, considerabile in fin dei conti abbastanza piatta e priva di veri e propri tratti distintivi. Tuttavia, riesce a intrattenerci grazie alla sua irriverenza e al tono leggero e pieno di battute. I tantissimi riferimenti musicali, assieme all’assurdità di Riffson e dei suoi bizzarri lacchè, ci strapperanno sicuramente un sorriso e ci faranno affezionare sempre di più al nostro tenero protagonista.
Fatta eccezione per le sue battaglie dai ritmi dinamici, il gioco presenta un’atmosfera calma e pacata che non ci saremmo mai aspettati date le premesse, ma che risulta essere ottimamente implementata all’interno della storia. Man mano che ci avvicineremo al nostro tanto agognato concerto e ci allontaneremo dal calore di casa, l’atmosfera si farà infatti sempre più caotica, per quanto alternata da degli intermezzi rilassanti e piacevoli.
Gameplay

Data la sua natura di RPG a Turni, uno dei punti cruciali di Fretless – The Wrath of Riffson è il suo combat system. Pur riprendendo i caratteri principali del genere, il gameplay del gioco riuscirà a risultare incredibilmente soddisfacente e innovativo.
Pur avendo soltanto quattro armi a nostra disposizione, avremo la libertà di scegliere quale utilizzare per tutta la durata del gioco, senza che nessuna di esse risulti mai troppo debole, nemmeno nelle fasi più avanzate. Inoltre, ogni strumento dispone di una mossa speciale che, dopo una sezione in stile rhythm game ottimamente animata, sarà in grado di infliggere una bella batosta anche al nemico più fastidioso.

Uno degli aspetti più interessanti risiede senza dubbio nell’ampia customizzazione dei nostri attrezzi e delle mosse che andremo ad eseguire. Esplorando la terra della musica, avremo modo di trovare diversi venditori che ci permetteranno di acquistare non solo pozioni per aiutarci nei combattimenti, ma anche modifiche per i diversi strumenti. Queste andranno ad impattare sul nostro approccio alle battaglie, permettendoci di ottenere numerosi bonus.
Inoltre, perlustrando a fondo la mappa, potremo anche ottenere nuove mosse da eseguire che potremo decidere di sostituire a quelle predefinite.
Nonostante le nostre abilità nello sfruttare ogni colpo a disposizione, gli scontri con le creature che incontreremo durante l’esplorazione risulteranno spesso piuttosto lunghi. Soprattutto nelle aree più avanzate del titolo, ci imbatteremo in grandi gruppi di nemici che, occasionalmente, non potremo evitare, rendendo il backtracking alquanto estenuante e tedioso.
Ad ogni modo, mettendo da parte gli incontri casuali, l’esplorazione risulta essere ben costruita ed appagante. Le diverse aree da visitare sono infatti colme di segreti e di NPC pronti ad affidarci missioni secondarie.
Ogni nuova zona assumerà i caratteri dello strumento musicale che troveremo al loro interno, rendendole tutte uniche a modo loro. Oltre ad essere diverse esteticamente, al loro interno troveremo nemici completamente differenti e con i propri attacchi ed unicità. Questo contribuisce a mantenere alta la varietà e a evitare quella sensazione di monotonia che spesso affligge altri titoli dello stesso genere.
Oltre ai mob unici, ogni area presenta anche un boss da sconfiggere per poter proseguire nel nostro cammino, e questi costituiscono senza dubbi il fiore all’occhiello dei design dell’opera. Grazie ai loro attacchi speciali e alle peculiarità degli stage in cui si combatte, ogni boss fight risulta epica a suo modo ed estremamente divertente da affrontare.

Comparto artistico e tecnico

Fretless – The Wrath of Riffson propone uno stile grafico in pixel art che può risultare alquanto generico, ma che riesce a compensare con i suoi ottimi design dei mostri e dei boss, ognuno a suo modo ispirato ad un diverso strumento musicale. Inoltre, all’interno delle battaglie, le nostre mosse e quelle dei nostri nemici saranno distinte da delle animazioni fluide e semplicemente magnifiche da osservare.
L’opera presenta un’atmosfera tranquilla e rilassante, costruita attraverso una soundtrack composta da suoni leggeri che si mette in netta contrapposizione con la musica più ritmica e violenta degli scontri. Un dettaglio molto apprezzato è il netto cambiamento della OST dei combattimenti nel momento in cui cambieremo il nostro strumento, conferendo più unicità ad ogni battaglia. Va sicuramento detto che, se la soundtrack è così ben realizzata, è merito soprattutto di Rob Scallon, polistrumentista americano che ha avuto la sua fortuna sul web grazie alle sue rivisitazioni creative del metal.
Oltre a lui, numerose personalità di internet sono state invitate a prendere parte al progetto, tra le quali anche il nostrano Davie504.

Sfprtunatamente, non si possono fare altrettanti complimenti al comparto tecnico che caratterizza il titolo in queste sue prime versioni. Durante il nostro provato abbiamo affrontato diversi bug, i quali spesso ci hanno obbligato a riavviare il gioco o a cercare un confronto con altri giocatori, finendo per impattare relativamente sulla nostra esperienza.
Grazie soprattutto al suo stile grafico semplice, Fretless – The Wrath of Riffson può essere giocato senza problemi su qualsiasi configurazione.
The Drifter è disponibile per: PC (su Steam e GOG ).
Ringraziamo Ritual Studios per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
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