In questa recensione parleremo di Deep Beyond, un titolo che si aggrega al mondo dei walking simulator in prima persona che cerca di emergere all’interno del panorama videoludico indie, gettandoci all’interno di una storia interessante e che trasporta lo spettatore in un paesaggio pieno di colori vividi.

Sarà riuscito Deep Beyond a farsi notare dai videogiocatori?
Scopriamolo in questa recensione dedicata!


TRAMA

Le vicende narrate si concentrato su un’appassionata cacciatrice di tesori di nome Lily, abbandonata dal padre fin dalla tenera età ed affidata al suo migliore amico Howard, che si occuperà di crescerla e proteggerla fino a farla diventare l’enorme entusiasta di avventure che è oggi.
Seguiremo la giovane ragazza accettare l’incarico che la vedrà impegnata in spedizioni subacquee alla ricerca di un calice leggendario al posto del suo patrigno, non più in grado di compiere imprese molto rischiose, durante il quale scopriremo cosa si cela dietro al passato della nostra protagonista.

Durante queste escursioni non rischieremo di certo di soffrire di solitudine, grazie al nostro segugio di fiducia di nome Chester che ci accompagnerà durante i nostri lunghi viaggi in barca e che si porrà come un elemento fondamentale della storia.
Bisogna comunque considerare che Deep Beyond, rispetto a molti altri titoli simili, si mantiene tutto sommato con una trama abbastanza semplice e lineare, che non contiene particolari colpi di scena che ribaltino il flusso del racconto, optando invece per offrire un’esperienza generalmente più tranquilla.


GAMEPLAY

Deep Beyond, vista la sua natura da walking simulator, si concentra maggiormente sul lato narrativo, limitando il gameplay alla risoluzione di una serie di puzzle che andranno a spezzare le lunghe camminate tra una scena di trama e l’altra.
Gli enigmi proposti ci porteranno così a dover spostare oggetti diverse volte in modo da liberare un passaggio, oppure in cima ad un faro per accendere una luce in modo da riflettere l’ombra di una mappa, ma in ogni caso non abbiamo mai riscontrato una vera difficoltà nella loro risoluzione, trovandoli nel complesso molto semplici e intuitivi.

Una dinamica di gameplay che abbiamo particolarmente apprezzato riguarda l’utilizzare Chester come guida verso il prossimo punto d’interesse, una scelta sicuramente simpatica ma che purtroppo risulta particolarmente inutile e superflua.
In definitiva, il titolo non si discosta più di tanto da un normalissimo walking simulator, dove camminare e scoprire la storia che circonda il mondo di gioco si riveleranno i punti centrali dell’intera esperienza.

Non sono presenti invece il salto e la corsa, e la mancanza di queste due funzionalità si fa mancare fin da subito, dato che la velocità di camminata molto lenta del personaggio può creare un senso di pesantezza quando si vanno a cercare oggetti o creare passaggi tramite puzzle.


COMPARTO ARTISTICO E TECNICO

Per quanto riguarda il comparto artistico, Deep Beyond si presenta con uno stile unico e astratto, che cambia completamente i colori di qualsiasi elemento che troveremo all’intero titolo, come ad esempio il colore del mare che viene presentato con un arancione molto acceso.
Questa scelta particolare degli sviluppatori non viene apprezzata in modo totalitario, poiché lo stravolgimento di saturazione e tonalità può causare fastidi non indifferente agli occhi, creando difficoltà nel proseguimento del gameplay.

È presente all’interno del titolo il doppiaggio in lingua inglese, che risulta ben adattato e recitato pur non essendoci eccessive righe di dialogo. Una pecca è la traduzione nella lingua italiana, dove a volte ci si perde in un bicchiere d’acqua con semplici vocaboli.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, non ci sono problemi di lag o presenza di bug in grado di rovinare l’esperienza di gioco, grazie anche all’ottimizzazione ottenuta dal motore grafico utilizzato, ossia Unity.


Ringraziamo Keymailer per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.

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deep beyond
DEEP BEYOND (PC)
IN CONCLUSIONE
Deep Beyond è un walking simulator che non ha molte pretese, presentandosi come un'avventura leggera e lineare. Per iniziare l'approccio verso questo vasto genere, questo titolo può essere giusto e azzeccato.
PREGI
Gameplay semplice
Puzzle intuitivi..
DIFETTI
Il bilanciamento di colori potrebbe causare problemi
..ma fin troppo semplici e non impegnativi
6.8
VOTO

Di Antonio Russo

Hola! Mi chiamo Antonio e sono un appassionato di videogiochi fin dalla tenera età. Cresciuto a pane e Tekken 3, ho accolto questa occasione per dare il mio contributo alla community.