Prime Impressioni Hollywood Animal – Un manageriale…bestiale

Chi scrive questa recensione ha aspettato spasmodicamente l’uscita di un titolo in particolare, e finalmente quel momento è arrivato. È forse il port (appena recensito dal nostro Francesco qui ) di The Last Of Us Parte II ? Fa tanta gola ma no.
Doom: Dark Ages ? beh, anche, ma no.

Il titolo che il sottoscritto attendeva come un bambino desidera il Natale è uscito in versione Early Access a metà di questo Aprile, ed è Hollywood Animal. Intrigantissimo manageriale a tema cinematografico caratterizzato da una narrazione profonda e matura, nel pieno stile dei Weappy Studio.

Per il rilascio della versioni dell’Early Access di Hollywood Animal, Weappy Studio ha rilasciato una serie di interessanti e divertenti trailer; in questo in particolare viene illustrato l’innovativo sistema con cui vengono gestiti gli studi rivali.

Se il nome di questi sviluppatori con base cipriota non vi dice granché, non è colpa vostra, sfortunatamente quei capolavori indiscussi dell’indie che sono i due This Is The Police sono rimasti nell’ombra quando, a nostro avviso, avrebbero meritato di essere ricordati tra i must have a basso budget delle precedenti generazioni.

Si tratta di titoli ancora oggi incredibilmente appassionanti, con il loro mix frenetico e senza compromessi di micromanagement, investigazioni, scelte narrative e, esclusivamente nel secondo capitolo (e nello spin off dedicato), sezioni in stile RPG tattico a turni dove poter guidare le nostre squadre di poliziotti in difficilissime e punitive operazioni con gli obbiettivi più svariati. A completare il tutto, i This Is The Police brillavano grazie ad uno stile grafico essenziale ma molto particolare, una colonna sonora (interattiva) interessantissima a base di jazz e musica sperimentale ad accompagnare una narrazione noir matura e all’avanguardia; e come dimenticare i dialoghi e wall of text scritti con una qualità e un’attenzione ai dettagli davvero difficili da trovare nell’intero panorama videoludico.

La grassissima roadmap dei contenuti previsti nei prossimi mesi. per la EE di Hollywood Animal .

Hollywood Animal, già a partire da questa anteprima davvero completa e succulenta su cui siamo riusciti a mettere le mani, vuole seguire le tracce dei suoi predecessori imitandoli nelle caratteristiche più distintive. Il focus del gioco si sposta da una stazione di polizia all’industria cinematografica, e la localizzazione temporale da un’indefinita ”epoca moderna” alla vigilia del Venerdì Nero. Scopo del giocatore sarà quello di guidare una casa di produzione cinematografica, dandovi la possibilità di gestire ogni aspetto della produzione e rilascio delle vostre pellicole in maniera veramente maniacale.

“BORIS, NOI DOBBIAMO FARE UNA GRANDISSIMA REGIA, IO TI VOGLIO CONCENTRATO.”

Hollywood Animal è strutturato come un gestionale in tempo reale (con dei pratici e classici tasti a vista che ci consentono regolare e stoppare il passaggio dei giorni alla bisogna) con una visuale isometrica dall’alto, esattamente come l’ottimo Two Points Museum (recensito di recente da noi), inframezzata però da tanti menù contestuali e panel pregevolmente illustrati che ci consentono di coordinare ogni genere di attività produttiva e/o di operare delle scelte a livello storico, economico e anche morale.

Ritorna lo stile artistico che abbiamo apprezzato nei due This Is The Police, caratterizzato da una grafica vettoriale pulita e stilizzata, con una palette cromatica sobria e un design essenziale. A differenza dei titoli precedenti di Weappy Studios, Hollywood Animal dona dei dettagli facciali ai tanti personaggi presenti nel gioco, sebbene molte illustrazioni dei vari eventi storici e non continuino a presentare degli esseri umani con dei volti ”piallati”, e utilizzino giochi di ombre per far loro trasmettere emozioni e teatralità.

La premessa del gioco è semplicissima: siamo nel 1929, all’alba del cinema sonoro, e avete appena acquistato una casa di produzione cinematografica che potrete rinominare secondo i vostri gusti. Oltre alle proprietà dello studio (ovvero alcuni edifici e un terreno nel deserto di Los Angeles) disponiamo di 8 milioni di dollari come fondi iniziali e dei diritti sul girato di un ottimo film, selezionabile tra gli ultimi tre progetti non completati dell’ormai nostra casa di produzione: un western, un noir e una commedia romantica.

In un tutorial decisamente interessante, cominceremo a prendere le prime decisioni sul personale e sulle strutture dello studio. Dovremo poi completare la post-produzione della pellicola scelta (montaggio e colonna sonora), per distribuirla sia nei cinema di nostra proprietà – ancora pochi per il momento – sia nei teatri che dovremo affittare.

Una volta che ci verrà spiegata la trama dell’opera da noi scelta e che verremo introdotti ai (tantissimi) elementi narrativi che diversificheranno i nostri prossimi progetti, dovremo obbligatoriamente ampliare i nostri studi con un edificio dedicato alla post-produzione e uno alla distribuzione per completare il nostro prodotto, e procedere ad assumere i dipendenti che reputeremo più adatti a gestire i vari aspetti del lavoro cinematografico.

Durante queste fasi, il gioco si muove quasi sempre col pilota automatico, ma una volta terminato il tutorial ci renderemo subito conto di quanto grande, complicato e attento al dettaglio sia Hollywood Animal. Per iniziare a girare i nostri film da zero avremo bisogno di costruire tantissimi edifici, alcuni disponibili da subito, altri ricercabili dal giocatore negli edifici relativi.

Ad esempio, facendo ricercare dal reparto manutenzione degli studios la torre idrica (icona sempiterna della Warner Bros ) potremo costruirne una, riducendo i costi di manutenzione di tutti gli edifici dei vari studios. E’ possibile ricercare un concetto o tecnologia per ogni edificio principale alla volta, e questi non costeranno denaro, ma tempo, per cui sarà essenziale per il giocatore compiere le scelte giuste per ottenere dei vantaggi concreti di ogni tipo rispetto alla concorrenza. Fortunatamente, il gioco non ci abbandona a noi stessi, ma saremo sempre parzialmente guidati nelle scelte più immediate da un sistema di quest e obiettivi.

Abbiamo poi trovato davvero interessante il fatto che le IA delle case di produzione rivali non siano onniscienti, ma si comportino invece come avversari realistici di un gioco da tavolo: strategiche e vendicative, bisognose delle quattro risorse del gioco quanto noi (denaro sul conto, cash in contanti per le emergenze, influenza politica e reputazione) e capaci di metterci seriamente in difficoltà ma anche di sbagliare. Questo rende la competizione più aperta, dinamica e umana.

“ESISTONO ALTRE COSE NELLA VITA OLTRE AL CINEMA: UNA DI QUESTE È LA DROGA”

Altri fattori che influenzano la qualità dei nostri film sono, naturalmente, rappresentati da tutte le figure che compongono il personale degli studios: produttori, montatori, compositori, sceneggiatori, attori e registi. Ma un ruolo fondamentale lo giocano anche figure più umili (eppure indispensabili) per mantenere l’ordine e aiutarci a espandere il nostro impero mediatico in, come: manutentori, ingegneri, investigatori privati, buttafuori e molti altri.

Un altro divertente trailer per la E.A. di Hollywood Animal: ”Come fare soldini veloci con un sequel vergognoso”.

E se avete giocato i This Is The Police sapete benissimo che Weappy offre al giocatore un sistema di personalizzazione ogni dipendente sotto il nostro controllo davvero avanzato. Ogni individuo presente nel gioco ha ha una personalità complessa e mutevole, fatta di tratti psicologici (vanità, paranoia, idealismo, razzismo, misoginia), background e motivazioni che possono anche nascere o svanire dal giorno alla notte.

Durante la nostra prova di Hollywood Animal ci siamo trovati ad affrontare situazioni davvero spinose e inaspettate, come quando un nostro attore alcolista ha iniziato a dare spettacolo durante le riprese obbligandoci a spendere punti reputazione per non far perdere l’appeal del film al possibile target bigotto, o quando uno degli sceneggiatori ha improvvisamente mostrato atteggiamenti razzisti, arrivando a chiederci di licenziare tutte le maestranze di etnia non anglosassone per “ripristinare” la composizione etnica degli studi (sì, possiamo gestire anche questo aspetto nel gioco).

Oltre a un carattere specifico a livello individuale, ogni lavoratore ha poi una serie di vizi e dipendenze che ci causeranno un sacco di problemi: alcoolismo, droga, sesso… e vi assicuriamo che il gioco non ha la minima intenzione di andarci piano con il politically correct, mettendoci ad esempio davanti ad attori e registi con la passione per i minorenni, sono solamente la punta dell’iceberg.


Questi elementi non sono delle mere statistiche a mo’ di GDR ma influenzano anche dal punto di vista narrativo ed organizzativo cose come la probabilità che tutti i dipendenti potrebbero lasciarsi coinvolgere in scandali, o che ricattino il giocatore, portando alla luce i nostri comportamenti scorretti. Potremo infatti tentare di ”ripulire” le nostre maestranze ma anche di assecondare le loro addiction con una sezione illegale del reparto benefit, in maniera da renderli più malleabili quando dovremo negoziare i contratti.

La gestione del personale diventa poi ancora più complessa dato che nasceranno di continuo relazioni di varia natura tra colleghi (amori, amicizie, rivalità e gelosie) che influenzeranno la loro performance nelle varie fasi di produzione delle pellicole. Insomma, non tutti lavoreranno bene con tutti, portando a un’abbassamento della qualità e dunque del rating dei film.

Per complicare ancora di più la faccenda, gli studios rivali cercheranno di sfruttare le debolezze dei nostri dipendenti (esattamente come noi) per raggirarli, ricattarli e portarceli via. E se non ci riusciranno, potrebbero decidere di passare alle maniere forti facendo arrestarli o addirittura malmenarli, rapirli o ucciderli. Se anche il piano B dovesse fallire, ricordatevi che esiste sempre quello C, ossia prendersela con la nostra organizzazione, o noi con le loro, utilizzando informazioni compromettenti per metterci contro le forze dell’ordine, intentando delle cause legali contro di noi per i motivi più svariati o addirittura pagando dei sicari per sabotare le nostre produzioni o i nostri edifici.

Oltre ai nostri dipendenti e alle compagnie rivali, avremo a che fare con tantissimi altri personaggi e organizzazioni, che potrebbero decidere di aiutarci nel corso della nostra carriera, o intralciarci pesantemente. Faremo recitare quella ”cagna maledetta” (cit.) della figlia del sindaco e la proteggeremo dalle influenze negative (aka predatori sessuali) di alcuni membri della troupe? produrremo film con tematiche apprezzate dal contrabbandiere di alcool o dal capo della polizia? Pagheremo quanto richiesto da una ditta di costruzioni che sventola dei contratti di dubbia legittimità o li porteremo in causa?


”A NOI LA QUALITÀ C’HA ROTTO ER CAZZO!”

Insomma, questo Hollywood Animal, già in questa versione non completa, risulta un gioco davvero gigantesco e complesso, che impegnerà i giocatori per decine se non centinaia di ore, mettendoli a dura prova con un sistema intricatissimo di scelte (morali, politiche, sociali ed economiche) che avranno delle ricadute pesantissime sul gameplay. Siamo davvero rimasti colpiti dalla profondità del titolo, ma è indubbio che, soprattutto a livello di bilanciamento ci siano tanti cambiamenti (già richiesti dalla community) da fare.

Hollywood Animal non fa decisamente sconti in termini di difficoltà. Il gioco richiede una gestione attenta e costante di risorse umane, creative e finanziarie. E nonostante questo, gli eventi si susseguono con un’intensità quasi schiacciante: scioperi, scandali, crisi economiche e capricci delle star minano costantemente la stabilità delle nostre produzioni. Subito dopo il tutorial, ogni nostra pellicola sarà immancabilmente travolta da un flusso inarrestabile di imprevisti, con conseguenti ritardi, cali nella qualità e gravi ripercussioni economiche che inevitabilmente ci porteranno ad un prematuro game over.

Questa pressione costante, se da un lato amplifica il realismo e il senso di immersione, dall’altro può diventare un deterrente per chi cerca un’esperienza più rilassata o lineare (o comunque non così maledettamente difficile). Il sistema produttivo premia solo chi riesce ad espandersi, innovare e migliorare costantemente. Ogni film dev’essere superiore al precedente, ogni progetto più audace, ogni decisione più strategica. Ed è proprio qui che Hollywood Animal trova la sua raison d’être, facendo leva sulla competitività e sull’ambizione dei giocatori più hardcore, mettendoli al tempo stesso in una simulazione narrativamente e storicamente immersiva e adulta.

A livello strutturale invece ci troviamo con un gioco che già da ora mostra un’ottima solidità, unico difetto: il tutorial, lungo e non skippabile. Per quanto ricco di informazioni e utile a comprendere le molteplici meccaniche di un gioco così unico, il ritmo imposto in questa fase iniziale è tutt’altro che cinematografico. Il problema poi si amplifica per chi ha già fatto una run di Hollywood Animal e desidera rituffarsi subito nell’azione produttiva (praticamente ogni giocatore che acquisterà l’Early Access ) e che inevitabilmente si troverà frustrato da questa scelta obbligata, che spezza l’entusiasmo iniziale. Non abbiamo da segnalare particolari bug , al massimo qualche imprecisione a livello di testi.

Chiudiamo questa anteprima parlando dell’ottimizzazione tecnica su Steam Deck, sebbene ancora non verificato da Valve. Il gioco ovviamente dà il suo meglio su PC, con uno schermo grande e l’utilizzo della classica combo mouse+tastiera, ma nelle nostre prove abbiamo riscontrato di come Hollywood Animal giri perfettamente su handheld, regalando un’esperienza fluida anche in mobilità. I comandi si adattano bene (al massimo dovrete impostare due tasti per lo zoom), e l’interfaccia è leggibile comodamente.


Ringraziamo Keymailer per averci fornito una chiave per questa anteprima.
Potete acquistare la versione Early Access di Hollywood Animal per soli 18,99€ o inserire il titolo in wishlist direttamente dalla pagina Steam.
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