La musica di Clair Obscur: Expedition 33 – Un nuovo maestro nell’Olimpo dei compositori videoludici

C’è una particolare OST che chi scrive sta ascoltando in maniera ossessiva da diversi giorni, fra canticchiate involontarie sotto la doccia e pensieri malinconici.
A prescindere dal gusto personale, dalle proprie esperienze di vita e persino delle proprie convinzioni, la musica è da sempre uno strumento capace di comunicare con estrema chiarezza e trasparenza all’orecchio di chi sa coglierla.

La tristezza, la solennità, il pentimento… tutto può essere sintetizzato in un insieme di note brillantemente composte e disposte su uno spartito. Ed è proprio in queste occasioni che appare evidente il fatto che il ruolo della musica è ben più importante di quello di un semplice accompagnatore passivo.
Del resto, cosa sono i videogiochi se non un agglomerato di molteplici arti e invidiabili dimostrazioni di talento?
La meravigliosa colonna di Clair Obscur: Expedition 33 tiene e ricordarcelo, e lo fa portandoci le lacrime agli occhi in più di un’occasione.


I volti dietro la musica

Questa è la dedica lanciata dal compositore Lorien Testard nell’affidare ai giocatori il frutto del suo interminabile lavoro, sottolineando le amicizie e le conoscenze fatte in questi anni di sviluppo.
A lui dobbiamo l’intera OST di Clair Obscur: Expedition 33, accompagnato quasi sempre dalla soprano Alice Duport-Percier.
Che ci crediate o no, per Laurien quella di Expedition è stata una prima esperienza, durata ben 5 anni, nel corso dei quali ha composto ben 154 brani per un totale di più di otto ore di musica.

La nascita di questa opportunità si deve ad un incontro fortuito su un forum non molto frequentato fra il compositore, prima maestro di chitarra e artista occasionale sulla piattaforma di SoundCloud, e il director Guillaume Broche. Da quel momento in poi Testard ha avuto possibilità di plasmare pezzo dopo pezzo l’identità sonora del titolo, ricevendo bozzetti e pezzi di sceneggiatura da cui partire nel processo di composizione.

Per quanto riguarda invece la favolosa Alice Duport-Percier, è un giovane talento che potreste aver già sentito in occasione della sua partecipazione ad ensemble come Grissini Project (Era lei la voce della spettacolare rendition di Grandma da Nier Replicant). Alice si è formata professionalmente nell’accademia dell’opera di Parigi specializzandosi nella musica antica, e la cosa non stupisce affatto.

Alcuni brani della OST ospitano anche cantanti rinomati come Victor Borba (lo ricorderete certamente per Bury The Light di DMCV) e Axelle Verner, e sono stati coinvolti tantissimi altri musicisti esterni (fra pianisti, arpisti, chitarristi e fisarmonicisti). Non possiamo infatti dimenticare l’enorme contributo offerto dall’intero team dietro alla produzione di queste tracce, che va ben oltre il talento di una singola persona ma ne abbraccia tantissime e dalle competenze più sfaccettate.

Il risultato è quella che potremmo solo definire una delle migliori soundtrack della storia dei videogiochi, entrando di diritto in quel medesimo Olimpo in cui risiedono artisti come Keiichi Okabe e Gareth Cooker.

Una narrazione fatta di melodie e sospiri

La musica di Expedition 33 è un ibrido dinamico e profondamente emotivo che riflette alla perfezione la trama ed il world building ispirato alla Belle Epoque francese.
Nel medesimo album troviamo infatti alternate tracce orchestrali liriche ad esplosioni progressive-rock, jazz, elettroniche e più rilassanti ambient.

Ma andiamo con ordine ed iniziamo nell’analizzare le tracce orchestrali che hanno rappresentato forse la componente più apprezzata di questa soundtrack.
In queste ritroviamo un ampio utilizzo di archi, fiati e leghi accostati ad una componente vocale lirica quasi sempre predominante, che fa uso di un lyrics in lingua francese/latina e a tratti inventata.
La potente carica emotiva che ne scaturisce permea sia le sezioni esplorative che alcune delle bossfight principali, lasciando l’utilizzo di strumenti alternativi come chitarre elettriche, bassi e batterie ad alcuni specifici scontri ed ambient.

Ci troviamo quindi di fronte ad una colonna sonora con una maggioranza di tracce vocali, in cui il mix accuratamente studiato di linguaggi ci accompagna e ci avvolge fra frequenti leitmotiv e hint musicali. Testard ha infatti sottolineato che la voce di Alice «è al cuore della musica di Expedition 33 – quasi come se fosse la voce stessa del mondo», capace di trasmettere emozioni profonde con la sua poesia dalle molteplici interpretazioni. Sappiamo infatti che, per quanto i testi parlino costantemente dei nostri protagonisti e del contesto del titolo, gran parte della lyrics è volutamente permeata da significati offuscati e dalla libera interpretazione.

Una cosa è certa, c’è stato un forte studio dietro la creazione di ciascuna traccia e al suo inserimento in occasione di una particolare scena piuttosto che un’altra. Ad esempio, Testard spiega di aver scelto il violoncello come strumento principale del tema di Gustave per esprimere l’amore che egli nutre verso Lumière in quanto patria. Al contrario, il tema di Monoco è guidato da un saxofono per trasmettere la follia e l’energia caotica che incanala in quanto personaggio.
Ma non finisce qui, basti pensare alla giocosità e leggerezza dei temi dei Gestral, o alla epicità penetrante delle tracce che si possono ascoltare nell’affrontare l’Axon e le sue maschere teatrali; la soundtrack è talmente incisiva e ben contestualizzata da diventare quasi una narrazione parallela, che fa delle melodie e del canto il suo ipnotico mezzo comunicativo.

Aguzziamo l’orecchio

Dopo aver discusso dei retroscena della soundtrack e della sua capacità di partecipare attivamente alla narrazione, troviamo non ci sia modo migliore di approfondire la nostra tesi se non con degli esempi che potete ascoltare personalmente:

“Lumière” – Probabilmente il brano più famoso e radicato nella mente di ogni giocatore, Lumière è la prima traccia con cui veniamo accolti una volta avviata la nuova partita. All’interno di questa melodia, malinconica quanto confortante, si riflette l’animo speranzoso e incrollabile di una città sempre più devastata dal replicarsi del gommage. La melodia cantata e la presenza incisiva del coro nella parte finale la rendono assimilabile ad una canzone popolare, supportata dalla chitarra di Lorien e una piccola orchestra che sa esattamente quando e come colpire.

“Alicia” – Tema legato all’emblematico personaggio di Alicia; la melodia è drammatica e avvolgente, ma nasconde in sé un qualcosa di dolce e speranzoso. Condivide in buona parte la struttura della traccia finale, “Maelle”, hintando ad un collegamento profondo fra i due personaggi.
Nel caso di questa traccia, il testo è composto in una lingua inventata che sembra comunque fare riferimento ai personaggi protagonisti (e antagonisti) della nostra avventura.

“Monoco” – Tema strumentale con sax e ritmi marcati. Esprime brillantemente la follia orgogliosa dei Gestrals e l’esplosività repressa del personaggio Monoco. Un vero peccato che si possa ascoltare solo una volta nel corso del gioco!

“Portrait Imparfait” – Brano epico e trascinante, con protagonista la voce solista di Duport che si sdoppia, sovrappone ed intreccia per l’occasione. Il testo è un mix fra lingua latina ed un invenzione del compositore, tranne per l’emblematico verso che recita “Ritratto imperfetto, Ideale Mentale”.
Questa particolare traccia si riscontra durante una delle bossfight principali, in cui siamo portati a confrontarci con un essere gigantesco che manipola le emozioni con il suo fare volutamente teatrale ed ingannatore.

”Robe de Jour” – Il brano con cui veniamo accolti al cospetto della maestosa Sirène, impegnata in una danza tanto meravigliosa ed abbagliante quanto pericolosa e letale.
Il brano è lento, dolce ed impetuoso, ed il testo tende a restituire le medesime sensazioni:

Reine dans sa robe, elle rayonne
Lumière de velours
Dans sa robe de jour feutrée
Elle dessine, mouvement parfait

Douceur de l’âme
Elle chante, souffle calme

Regina nel suo abito, risplende
Luce vellutata
Nel suo abito da giorno infeltrito
Lei disegna, movimento perfetto

Dolcezza dell’anima
Canta, respira con calma

“Poème d’Amour” – Il tema della bossfight contro l’axon Sirène; grazie alle sue melodie accese ed al contempo dolci, riesce ad emergere come una delle OST più epiche ed evocative dell’intero album.
La lyrics, in francese, parla del boss e del suo dominio di dolore quasi in antitesi con il testo precedente, in un clamoroso rovesciamento della medaglia.

Sirène, enchaînée
Noble reine, éplorée
Poème d’amour
Elle règne, monde sourd

Sirena, incatenata
Nobile regina, piangente
Poesia d’amore
Lei regna, mondo sordo

“Une vie à t’aimer” – Brano vocale (Alice Duport-Percier e Victor Borba) che si prolunga per 11 minuti. Come in ogni traccia “chiave” di Expedition 33, la musica è un costante variare di strumenti, tematiche e intensità con ben più di un solo climax. Il lungo testo sembra fare riferimento al drammatico conflitto fra il padre Renoir e sua moglie Aline, entrambi cetrali nelle vicende narrate nel titolo.

Arrête de m’aimer
Je t’aimerai toujours
Lâche ce pinceau, quitte cette toile
Renoir

Je peindrai toujours
Arrête de peindre
Lâche ce pinceau, quitte cette toile
Aline

Smettila di amarmi
Ti amerò per sempre
Lascia questo pennello, abbandona questa tela
Renoir


Continuerò a dipingere
Smettila di dipingere
Lascia questo pennello, abbandona questa tela
Aline

Paintress/Alina” – Una epica traccia a più fasi, che proprio in corrispondenza della fine si apre ad uno dei testi più lenti e significativi dell’intero gioco. Un momento intimo e rivelatorio che giunge al termine di una battaglia epica ed estenuante.

Sors et fuis
Je t’en prie
Fuis ce tableau maudit
Cette toile d’une fausse vie
Portrait rêvé
Imparfait
Chaine de ta liberté
Alors tranche en la trame
Découd la sinistre esquisse

Sparisci e fuggi
Te ne prego
Fuggi da questo quadro maledetto
Questa tela di una vita falsa
Ritratto sognato
Imperfetto
Catena della tua libertà
Allora taglia la trama
Scuci il sinistro abbozzo

“Goblu” (Flying Waters) –Tema energico con carattere elettrico e progressive. Dominato da chitarre distorte, batteria e synth pesanti, incarnano lo scontro e l’adrenalina dei combattimenti più duri nella meravigliosa ambientazione acquatica. Un esempio emblematico dell’animo mutevole e sfaccettato del lavoro musicale svolto sul titolo.

 Aux Lendemains non Écrits – Uno dei brani conclusivi del gioco, consiste in una vera e propria retrospettiva poetica quanto malinconica del nostro percorso, in perfetta lingua francese.
Il leitmotiv fa il suo ritorno in una modalità ancora più intima, quasi per salutarci un’ultima volta.

Miroir du temps, nos histoires s’alignent,
Dans le creux de nos mains, deux mondes se dessinent.
L’un peint de rêves, où le chagrin s’efface,
L’autre, nu et réel, où notre deuil prend place.

Aux lendemains non écrits,
Sous les étoiles, où tout commence, rien ne finit.
Dans l’étreinte du destin,
Les liens restent, éternels, dans le dessin.

Specchio del tempo, le nostre storie si allineano,
Nel cavo delle nostre mani, due mondi si disegnano.
Uno dipinto di sogni, dove il dolore svanisce,
L’altro, nudo e reale, dove prende posto il nostro lutto.


Ai domani non scritti,
Sotto le stelle, dove tutto inizia, nulla finisce.
Nell’abbraccio del destino,
I legami restano, eterni, nel disegno.

Lasciando al vostro ascolto il resto delle tracce, speriamo di avervi dato un’idea dell’importanza del testo all’interno di questa soundtrack, invitandovi a riflettere su quanto conoscere la lingue possa trasformare delle sequenze già emozionanti in qualcosa di ancora più impressionante e significativo.
E in attesa che questo titolo possa venir riconosciuto per i suoi innegabili meriti nelle premiazioni future, non possiamo non guardare al futuro di Lorien con grande attesa e assoluta anticipazione.


Potete recuperare la nostra recensione di Clair Obscur: Expedition 33 cliccando qui.
La colonna sonora è acquistabile su Steam e Bandcamp, presto anche in vinile!
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