Recensione Onimusha 2 – Un’opera che accontenta i fan… e gli altri?

Data di uscita
Maggio 23, 2025
Sviluppatore
Capcom
Disponibile per
PC, Nintendo Stwich, Sony PS4, Microsoft Xbox One
Il nostro Punteggio
6.5

Nel lontano 2002 vide la luce su Sony PlayStation 2 il secondo capitolo di un action/adventure game particolarmente apprezzato dal pubblico; stiamo parlando di Onimusha 2: Samurai’s Destiny, gioco firmato Capcom, che ai tempi riscosse un buon successo sia in termini di giudizi e critica che di vendite.
Costruito su un gameplay solido, che già nel primo episodio aveva convinto gli appassionati di questo genere, e su una narrazione abbastanza banale ma comunque ben orchestrata, l’opera del team di sviluppo giapponese restò per molto tempo un punto di riferimento del genere.

Ora, dopo ventitré anni, ritorna disponibile sulle piattaforme videoludiche più recenti con una versione rimasterizzata il cui scopo non è solo quello di riproporre una saga che mancava da ormai troppo tempo, ma anche preparare la strada al nuovo capitolo (Onimusha Way of the Sword) previsto per il 2026.
Sembrerebbe un operazione ben architettata, ma che impatto avrà avuto sulla nostra redazione? Per scoprirlo non vi resta che continuare a leggere la nostra recensione completa.


TRAMA E NARRAZIONE

Facciamo un accenno relativamente alla storia, per fare in modo che anche coloro che non conoscono la serie possano averne un’infarinatura generale.
Il gioco è ambientato nel Giappone medioevale e tutta la trama ruota attorno ad un protagonista, Joobae Yahyoo che, badate bene, non è lo stesso del primo capitolo; non sarà quindi neanche necessario aver giocato prima al capostipite della serie in quanto le vicende narrate seguono una linea diversa.

Il nostro eroe, samurai abile nel combattimento con praticamente qualsiasi arma tra le sue mani, si troverà ad affrontare un esercito di mostri e demoni capitanato da un signore della guerra di nome Nobunaga.
Lungo il suo percorso di vendetta personale Joobae farà la conoscenza di altri personaggi, che poi diventeranno suoi alleati, oltre a scoprire di essere più di un semplice guerriero.

Alla sopracitate abilità si affiancherà anche l’eredità Oni che gli conferisce il potere di appropriarsi delle anime dei demoni per trasformarle in energia utile a potenziare le armi e corazze.
Ma non solo, esso avrà inoltre la possibilità di tramutarsi, per un breve periodo di tempo, in un potente Onimusha dotato di una forza e velocità amplificati e con effetti devastanti per i malcapitati nemici.

Insomma, niente di innovativo o roboante e segnaliamo che in questa remastered praticamente non è stato aggiunto o modificato nulla ad una storia che anche oggi, dopo ventitré anni, non definiremmo il punto di forza dell’opera.
La componente narrativa invece, anch’essa ripresa pari pari dall’episodio originale, ha ancora un certo fascino e cattura l’utente grazie alla presenza di quella comicità tipica giapponese, che, unita alla violenza abbastanza enfatizzata, rende l’opera marcatamente kitsch.

Peccato per la realizzazione tecnica delle sequenze animate un po’ approssimativa, argomento che approfondiremo meglio nella sezione relativa al comparto grafico.


GAMEPLAY

Uno dei maggiori punti di forza di Onimusha 2, alla sua uscita, fu sicuramente il gameplay: solido, molto impegnativo ma appagante, e che, attraverso la sequenza corretta dei tasti, generava combo devastanti da utilizzare sui nemici.
L’implementazione di tante armi diverse permetteva al giocatore di sbizzarrirsi con tutte le mosse speciali ad esse associate, che era necessario apprendere attraverso manuali da recuperare nel mondo di gioco.

La difficoltà bilanciata (comunque tendente a un grado elevato) rendeva l’esperienza piacevole anche se a tratti un po’ frustante, e ciò era dovuto in primis ai pochi punti di salvataggio disponibili sulla mappa e anche ad una gestione della telecamera non proprio ottimale.
Abbiamo scritto al passato proprio per descrivere un sistema che nel complesso funzionava bene nel 2002, ma oggi come si comporta?

Beh, diciamo che ancora si difende, ma il fatto che Capcom abbia apportato modifiche strutturali solo superficiali, lo fa risultare un po’ “vecchio” e forse poco appetibile per le nuove generazioni.
È soprattutto la mancanza di correzione dell’inquadratura e cambi repentini di quest’ultima che rende a volte l’azione un po’ caotica e poco comprensibile al giocatore che si ritrova ad affondare i colpi a vuoto o a non vedere i nemici che lo attaccano.

Il frame rate è stato raddoppiato (meno male!) passando da 30 a 60FPS, ed è stata aggiunta la possibilità di cambiare arma in game  (invece che accedere al menù dell’inventario), questo aiuta a rendere l’esperienza decisamente piu’ fluida.
Troviamo invece abbastanza inutile l’implementazione di un livello di difficoltà ancora più elevato (denominato INFERNO) in cui basterà subire un solo colpo per morire, considerando che quello standard risulta già abbastanza impegnativo.

Abbiamo apprezzato la presenza del salvataggio automatico che permette all’utente, in caso di Game Over, di non dover riaffrontare lunghe porzioni di gioco.
Insomma, poche modifiche che, secondo noi, verranno apprezzate dai fan della serie, ma che non aggiornano abbastanza un gameplay che risulta difficilmente digeribile dai neofiti abituati oggi a ben altro.


COMPARTO TECNICO

Dove, secondo noi, il titolo delude abbastanza è nella rimasterizzazione del comparto grafico; ci duole dirlo, ma sembra proprio che Capcom e il suo RE Engine si siano limitati soltanto al compitino.
Le migliorie più sostanziali sono state fate sugli scenari e fondali pre-renderizzati del mondo di gioco che ora possono godere di una maggiore risoluzione e definizione e di conseguenza visivamente molto piacevoli.

Per il resto, sia per quello che concerne la resa grafica del protagonista principale, che degli altri personaggi, nemici e PNG, siamo ad un livello decisamente basso; inespressivi e poco definiti, e anche le animazioni, per essere state oggetto di rimasterizzazione, non risultano molto convincenti.
Inoltre, i filmati e le scene di intermezzo non sembrano aver beneficiato di altro se non dell’aumento di risoluzione, mancando quindi di un po’ di dettaglio e profondità.

Non abbiamo notato neanche l’aggiornamento con effetti di illuminazione e particellari che ormai sono lo standard sui motori grafici più recenti; insomma, dal punto di vista grafico ci saremo aspettati uno sforzo maggiore considerando che in altri ambiti il RE Engine era riuscito a far stropicciare gli occhi.
Il titolo può ora essere adattato su schermi 16:9, oltre al classico 4:3, e anche per quello che concerne tutti i menù di gioco sono stati oggetto di un buon restyling.

Sono presenti la lingua inglese, giapponese e, in questa nuova versione, sono stati aggiunti e apprezzati i sottotitoli in lingua italiana.
Come ci si aspetterebbe,Onimusha 2 non è un titolo “esoso” a livello di specifiche; noi lo abbiamo giocato su PC e con un sistema non molto recente il titolo si è dimostrato godibilissimo anche alle risoluzioni piu’ elevate.


PER ALCUNI… MA NON PER TUTTI!

Cominciando a tirare un po’ le somme, possiamo affermare che coloro che hanno anche solo conosciuto la saga di Onimusha saranno attratti da questa rimasterizzazione.
I fan resteranno soddisfatti per il lavoro che è stato fatto da Capcom in merito a quelle (poche) migliore al gameplay e ad una grafica aggiornata, anche se non fa gridare al miracolo, anzi.

Il “regalo” degli sviluppatori agli appassionati saranno i mini-giochi resi subito disponibili e la possibilità di ascoltare gli oltre quaranta pezzi che compongono la bellissima colonna sonora in modalità jukebox.
Inoltre potranno essere visualizzati i nuovi bozzetti preparatori del gioco e gli sketch artistici, che hanno mantenuto il loro fascino anche a distanza di tanti anni.

Ma le nuove generazioni come accoglieranno questo capitolo? Saranno interessati a giocarlo e potrebbero rimanerne soddisfatti in attesa di scoprire cosa Capcom proporrà fra circa un anno per questa storica IP?
A nostro avviso poco, o almeno solo in parte, in quanto soprattutto il gameplay, rimane troppo ancorato a quello di oltre due decenni fa, e le modifiche apportate anche sotto l’aspetto grafico non sono sufficienti a colmare le “lacune generazionali“.

In sostanza non ci sentiamo di bocciare o dare un esito negativo ad un titolo che rimane di per se affascinante e per molti iconico, ma non vogliamo neanche consigliarlo a tutti e a prescindere.
Avvisiamo semmai coloro che non l’hanno mai giocato, di considerare in primis il valore storico dell’opera e non prenderla in toto come un qualcosa di recente; resta comunque viva la sensazione che Capcom avrebbe potuto fare qualcosa in più per renderla decisamente più appetibile.


Ringraziamo Plaion per averci fornito una chiave del gioco per realizzare questa recensione.
Seguiteci sul nostro sito per altre recensioni e articoli in arrivo nei prossimi giorni.

Onimusha 2: Samurai's Destiny Remaster (PC)
In conclusione
Onimusha 2: Samurai's Destiny Remaster è un titolo che cerca di riportare in auge una serie che aveva bisogno di essere rilanciata. Ci riesce solo in parte, perché le modifiche all'impianto di gioco e grafiche non sono sufficienti ad accontentare tutti. Sarà apprezzato soprattutto dai fan e dagli appassionati anche grazie all'inclusione di bonus come i mini-giochi, la colonna sonora e gli artworks. Per coloro che invece si avvicinano per la prima volta all'action di Capcom, per apprezzarlo al meglio, consigliamo di andare oltre il gameplay un po' vecchia scuola, e alla grafica non eccelsa.
Pregi
Il ritorno di Onimusha
Gameplay ancora valido...
Pacchetto bonus per i fan
Difetti
Restyling grafico che non convince
...permangono problemi sulla telecamera e in combattimento
Storia abbastanza scontata e narrazione visivamente poco accattivante
6.5
Voto