Recensione Epomaker Galaxy 100 – La tastiera per gamers e professionisti

Gli appassionati sapranno molto bene quanto nel panorama degli strumenti informatici e articoli per PC un posto di prim’ordine lo occupano le tastiere.
Da sempre sono considerate più di un semplice accessorio, soprattutto per chi le utilizza in ambito produttivo, professionale e da gaming.

Il tempo ha visto l’uscita sul mercato di modelli sempre più particolari, indicati proprio a coloro che non si accontentano di materiali e funzioni base, ma sono alla ricerca di qualcosa di più specifico che possa soddisfare le proprie esigenze, non solo tecniche ma anche estetiche.
Tra le diverse aziende che si sono messe in gioco in questo particolare settore troviamo Epomaker (abbreviazione di Epoch Of Makers), brand cinese che da diversi anni ha iniziato con lo sviluppo e commercio di modelli in grado di accontentare anche l’utente più raffinato.

Da alcune settimane abbiamo avuto modo di mettere letteralmente le mani sopra ad un loro prodotto, la Galaxy100, e siamo pronti a descrivervi la nostra esperienza d’uso.
Se siete curiosi di sapere l’esito della prova continuate a leggere questa analisi completa.


COME SI PRESENTA?

Partiamo ovviamente da come si presenta il prodotto (packaging) e soprattutto, attraverso un bell’unboxing , scoprire quello che troviamo all’interno della sua confezione.
La tastiera arriva in una scatola abbastanza robusta; sollevandola quello che subito ci ha colpito è il suo peso e la domanda che ci siamo posti è stata: “ma cosa c’è al suo interno per essere così pesante?

È presente, oltre alla Galaxy 100 ed il relativo manuale, un’altra piccola confezione che contiene:

  • il cavo type-c per il collegamento/ricarica;
  • il ricevitore bluetooth/wireless;
  • due keycaps ed il pratico accessorio per la loro sostituzione;

Non definiremmo premium la qualità del box, ma semplicemente standard, pero’, la presenza del kit per la sostituzione dei tasti, dimostra come questo prodotto sia rivolto ad un pubblico un po’ più pretenzioso e ricercato.

Come già scritto quello che sorprende è il peso della tastiera, e ciò è dovuto, come analizzeremo più avanti, ai materiali con cui è stata assemblata; parliamo di circa 2kg, un dato non indifferente, che da in primis una sensazione di robustezza e assoluta qualità.

Costruzione e materiali

Analizzando più da vicino le caratteristiche tecniche e costruttive di Galaxy 100, la percezione di trovarsi di fronte a qualcosa di elevata categoria che abbiamo avuto in fase di unboxing, ha trovato poi piena conferma osservandola più da vicino e soprattutto verificandone le specifiche.

La tastiera è costruita su un telaio in alluminio CNC con una finitura opaca, che le dona un aspetto non solo di qualità ma anche di estrema solidità.
Il montaggio con guarnizioni e materiali fonoassorbenti, come il Poron ,IXPE, e PET garantiscono in fase di digitazione  una silenziosità decisamente elevata.

I keycaps in PBT realizzati con tecniche double-shot e dye-sub siamo certi possano conferire una resistenza all’usura nel tempo unite a un’esperienza di scrittura estremamente soddisfacente.
Il peso è dovuto anche al fatto che all’interno della tastiera troviamo una batteria da ben 8000mAh che ci ha permesso di utilizzarla abbastanza intensamente per quasi due settimane prima di doverla mettere sotto carica, sicuramente un ottimo dato.

La mancanza di piedini nella parte posteriore potrebbe non convincere chi è alla ricerca di un modello con inclinazione regolabile, ma l’angolo di circa 7° è sufficiente a garantire (secondo noi) una posizione di scrittura abbastanza comoda e naturale.
Il peso aiuta a rendere il prodotto estremamente stabile e una volta appoggiato alla scrivania non si sposterà durante la digitazione; di contro, ovviamente, non consigliamo la Galaxy100 per spostamenti magari da casa a ufficio, in questo senso non lo definiremmo un accessorio trasportabile.

Alcune specifiche

Per gli amanti delle caratteristiche tecniche riportiamo di seguito una tabella contenente quelle che sono le specifiche piu’ rilevanti del prodotto da noi testato:

MarcaEPOMAKER
ModelloGalaxy100
DisposizioneLayout americano 1800 ANSI
Numero di Tasti101 tasti ed una manopola
Batteria8000 mAh
ConnettivitàCavo cablato, 2,4 GHz, Bluetooth 5.0
CompatibilitàMac/WIN/Android (non compatibile con PS4/5/Switch)
Materiale della custodiaLega di alluminio CNC a spruzzo di polvere
RGBRGB per tasto rivolto a sud
Latenza2,81 ms (USB), 4,72 ms (wireless 2,4 Ghz), 15 ms (Bluetooth 5.0)
Tasso di polling1000 Hz (USB, 2,4 Ghz), 125 Hz (Bluetooth 5.0)

Delle features sopra elencate, oltre al materiale costruttivo e batteria, spiccano sicuramente la multi-compatibilità, la bassa latenza e il tasso di polling, caratteristiche che analizzeremo nei paragrafi successivi.

COME SI UTILIZZA?

Saranno tre le possibilità di connessione della tastiera: usb-c cablata, bluetooth 5.0 e wireless a 2.5Ghz, quindi ci troviamo di fronte ad un prodotto tri-mode che ne permetterà il collegamento a dispositivi multipli.
Questo significa che mentre la utilizziamo magari su un PC collegata tramite WiFi, attraverso una combinazione di tasti o un pulsante dedicato, potremo sfruttarla anche con un tablet in Bluetooth o ancora via cavo su un MacBook.

Una caratteristica molto comoda per chi si ritrova sulla propria scrivania diverse piattaforme (Windows, Android o Apple) e ha necessità, semplicemente switchando con un tasto tra una e l’altra, di poterle utilizzare.
Inoltre, un elemento distintivo della Galaxy100, è la manopola multifunzione, utile per il controllo del volume o altre funzioni personalizzabili, tra cui appunto il passaggio da un dispositivo a un altro.

Il Polling Rate

Prima di parlare della nostra esperienza di utilizzo e necessario fare una doverosa premessa relativa al tasso di polling (definito anche “polling rate”), una caratteristica da non sottovalutare per chi utilizza la tastiera in ambito gaming.
Il polling rate identifica il numero di volte al secondo che la periferica comunica con il dispositivo a cui e associata per inviare informazioni sui tasti digitati.

In ambito gaming (soprattutto quello competitivo), il valore di polling rate ottimale è di 1000Hz; questo è il dato che la Galaxy100 riesce a garantire con una connessione USB. E’ quindi la frequenza perfetta per chi la utilizza per giocare.
Se il vostro ambito non è quello sopra descritto e quindi non siete alla ricerca di questa specifica caratteristica, utilizzando la tastiera nella classica modalità bluetooth o wireless raggiungerete, come vedremo, comunque un’elevata soddisfazione in fase di scrittura/programmazione.

La nostra esperienza

Andiamo ora ad analizzare quella che è stata la nostra esperienza utilizzando per quasi due settimane la tastiera nei vari “ambienti” di lavoro.
L’adozione di materiali fonoassorbenti rende la digitazione piacevole e non neghiamo che il suono leggero che restituisce ogni pressione invoglia ancora di più l’utente a scrivere e premere sui tasti.

Il file sopra allegato è una registrazione audio del test di scrittura; invitiamo ad utilizzare degli auricolari per rendervi meglio conto dell’effetto marcatamente soft.
Grazie all’implementazione di switch lineari Feker Marble White (quelli in test, gli altri disponibili sono i Wisteria Linear), con una corsa fluida e una risposta molto rapida, la Galaxy100 si dimostra perfetta per chi ama una digitazione “morbida” e non troppo rumorosa.

Il layout 1800 è una via di mezzo tra una full-size tradizionale e i modelli più compatti, mantenendo quindi il tastierino numerico senza occupare troppo spazio con il pro che le mani riescono a raggiungere molto comodamente tutta l’area di scrittura.
Tuttavia, la posizione di alcuni tasti, è diversa dallo standard: Page Up e Page Down si trovano in una fila tra la parte numerica e il resto della tastiera; anche Home, End e Print Screen sono stati messi in alto a destra e, infine, il tasto Enter, risulta meno ampio di quello presente sui modelli piu’ grandi.

Sono scelte tecniche/stilistiche necessarie, le quali non compromettono assolutamente l’esperienza d’uso, ma invitano l’utente ad un minimo di adattamento iniziale che, una volta superato, vi farà letteralmente “amare” questo prodotto.

Qualche pecca

Relativamente al nostro test di utilizzo dobbiamo segnalare anche qualche difetto/mancanza che abbiamo deciso di “raggruppare” nei paragrafi seguenti e che, purtroppo, non permettono a Galaxy100 di essere promossa con un 10.

Per quello che concerne la retro-illuminazione l’abbiamo apprezzata solo in parte, in quanto i key-caps non fanno passare la luce (presente solo sulla scocca sottostante), quindi non si avverte un reale vantaggio in termini di visibilità al buio.
Si tratta più che altro di una feature dal valore estetico, che permette anche una discreta personalizzazione attraverso diversi piacevoli effetti.

Inoltre il prodotto è disponibile all’acquisto soltanto con layout americano, e sarà necessario impostarlo anche sul sistema operativo in uso per avere la congruenza in fase di scrittura.
Peccato, perché la presenza del formato italiano avrebbe innalzato ancora di più l’asticella in fase di giudizio finale.

Nel complesso, nonostante i due aspetti sopra citati, non possiamo che ritenerci molto soddisfatti dalla nostra esperienza di utilizzo e scrittura.
Soprattutto quest’ultima è risultata estremamente appagante, piacevole, e dimostra come Epomaker sia un brand di assoluto livello per ciò che concerne l’ampio mondo delle tastiere per PC.


COME SI PROGRAMMA?

Prima di lasciarvi al nostro giudizio definitivo, diamo uno piccolo sguardo al software a supporto della Galaxy100.
Questo modello, come altri di Epomaker, utilizza firmware QMK e interfaccia VIA, che rappresentano una scelta decisamente interessante per coloro che sono alla ricerca di versatilità, personalizzazione e comodità.

QMK

Acronimo di Quantum Mechanical Keyboard è un firmware open-source altamente personalizzabile che consente agli utenti di programmare ogni aspetto della tastiera.
Può essere scaricato e aggiornato direttamente dal sito del produttore e l’istallazione, complice anche la guida presente sul manuale, è molto semplice; una volta installato sarete in grado di gestire diversi parametri attraverso il software VIA di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

VIA

E’ l’interfaccia (anche questa open-source) che vi permetterà di effettuare tutte le varie modifiche al vostro prodotto.
Pur non offrendo la quantità di funzioni avanzate di alcuni brand proprietari (come per esempio quelle di Corsair o Drevo), punta molto su una visualizzazione grafica semplice, intuitiva e accessibile direttamente dal browser.

Sul modello da noi provato potrete gestire diversi layer, creare macro personalizzate, assegnare funzioni multimediali e comandi a ogni specifico tasto o ancora la possibilità di modificare i parametri della retroilluminazione RGB.
L’implementazione di questi due software rende la tastiera programmabile in ogni suo specifico comportamento, e si integra perfettamente in un dispositivo altamente consigliato per chi vuole un prodotto che possa garantire un’elevata personalizzazione.


Ringraziamo Epomaker per averci fornito il review sample per questa recensione.
Seguiteci sul nostro sito per altri articoli in arrivo nei prossimi giorni.


Epomaker Galaxy100 QMK/VIA
In conclusione
Epomaker, con Galaxy100, ha confermato ancora una volta di essere leader nella realizzazione di tastiere per PC. Il prodotto da noi testato ci ha impressionato non solo per i materiali e la costruzione di primissimo livello, ma anche per la "morbidezza" ed elevata soddisfazione in fase di digitazione. Grazie al polling rate da 1000Hz è un dispositivo adatto anche agli appassionati di gaming competitivo. Peccato per la mancanza del layout in italiano e alla retroilluminazione solo estetica. In definitiva, parliamo di un prodotto che ci sentiamo di consigliare a tutti coloro che cercano qualità, piacevolezza nella scrittura e personalizzazione.
Pregi
Materiali e qualità costruttiva elevata
Buona durata della batteria
Scrittura piacevole e "silenziosa"'
Adatta anche al gaming competitivo
Personalizzabile tramite QMK/VIA
Difetti
Manca il layout in italiano
Retroilluminazione solo estetica
8.5
Voto